La guerra sotterranea appare tutta politica e ruota attorno alle indennità di sindaco e assessori, ai gettoni di presenza dei consiglieri comunali e al toto nomine in giunta. Nessuno lo dice ufficialmente ma al Comune di Palermo c’è aria tesa all’interno della maggioranza a sostegno del sindaco Roberto Lagalla. E le ragioni sono tutt’altro che di “interesse pubblico”. Una serie di questioni che si accavallano e che adesso sembrano essere arrivate al capolinea. I primi segnali in questi giorni con le sedute del consiglio comunale andate a vuoto per mancanza del numero legale. C’è chi si affretta a smentire ma non convince.

Il nodo gettoni e indennità

Anzitutto c’è il nodo indennità di sindaco e assessori e dei gettoni di presenza per i consiglieri comunali. Le indennità sono in aumento, in ossequio alla recente norma, ma dovrà essere il Comune con propri fondi a trovare le risorse aggiuntive. Si parla di circa 3 milioni di euro l’anno con il raddoppio dello stipendio per sindaco e assessori. Il primo passerebbe a circa 14 mila euro lordi l’anno, gli assessori a poco meno di 10 mila. Mica male. Invece per i consiglieri c’è lo stop. Nel senso che il segretario generale ha evidenziato in una nota che per loro non c’è trippa per gatti. Dopo una serie di verifiche avrebbe appurato che l’aumento del numero delle sedute non potrà materializzarsi. Quindi resta il tetto attuale delle 23 convocazioni consentite al mese a circa 100 euro lordi per ogni seduta. Si era invece ipotizzato di far salire questo tetto a quota 40.

Il rimpasto

Si insiste poi anche sul rimpasto di giunta. Da troppo tempo continuano i mugugni, la spinta arriva soprattutto da Lega e Forza Italia. Ognuno, ogni singola corrente, vuole rifare i conti per verificare a chi dare la giusta visibilità.

Ieri saltato ancora il numero legale

Intanto ieri è saltato il numero legale a Sala delle Lapidi. Il presidente del consiglio comunale Giulio Tantillo convoca la seduta per lunedì prossimo, alle 15. “Ma prima riunirò la conferenza dei capigruppo per stabilire come procedere nei lavori – dice Tantillo -. Ieri non è stato possibile avviare la discussione d’aula ma escludo che ci siano problemi nella maggioranza. Il consiglio non è riuscito a riunirsi solo per la concomitanza di altri impegni. Chiariremo tutto lunedì”.

Sede temporanea

Anche la prossima settimana il consiglio comunale si riunirà al Palazzo delle Aquile che è interessato da lavori di ristrutturazione. “Dalla successiva ci trasferiremo nella sala Martorana di Palazzo Comitini – spiega Tantillo – e tratteremo il piano di riequilibrio alla presenza del sindaco Roberto Lagalla”. Il cantiere nel Palazzo comunale è già operativo dalla metà del marzo scorso. Sarà interessato gran parte dell’edificio. Il restauro costerà 8,5 milioni. L’appalto prevede che i lavori siano completati entro quattro anni.

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