“Non sarebbe stato meglio nominare degli amministratori unici al posto dei CdA?”: questa, in sintesi, è la domanda che otto consiglieri comunali di centrosinistra hanno posto al sindaco di Palermo Roberto Lagalla, in una interrogazione presentata questa mattina a proposito del rinnovo delle governance delle società Partecipate del Comune di Palermo. Lettera che arriva all’alba della nomina dei Consigli d’Amministrazione di Amg Energia, Sispi e Reset, e sottoscritta poco prima che il primo cittadino desse il via libera anche alla nuova governance di Amat.

L’attacco delle opposizioni: “Opportuno nominare CdA al posto di amministratori unici?”

Un documento firmato dal capogruppo di Progetto Palermo Massimo Giaconia, dall’ex vicesindaco di Palermo Fabio Giambrone e dai consiglieri comunali Mariangela Di Gangi, Alberto Mangano, Giuseppe Lupo e Fabrizio Ferrandelli. Atto nel quale gli esponenti delle opposizioni chiedono spiegazioni al primo cittadino in merito alle recenti nomine che hanno interessato le società Partecipate del Comune di Palermo. Ciò al netto delle difficoltà finanziarie vissute dalle casse di Palazzo delle Aquile, a causa della ben nota condizione di sovraccreditamento che riguarda il bilancio comunale.

“Considerate le attuali condizioni del Comune di Palermo e del Gruppo di Amministrazione Pubblica, che hanno determinato nella loro complessità la necessità di adottare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale al fine di evitare il dissesto, si chiede di sapere se il sindaco, anche nella sua qualità di socio, ritiene opportuno e coerente con le misure caratterizzanti il piano di riequilibrio, che impongono a tal fine anche un impegno finanziario ai nostri concittadini e alle nostre concittadine, di procedere alla nomina di un Consiglio di Amministrazione invece di un Amministratore Unico che è definita dal legislatore “di norma” ed è sicuramente la meno onerosa”.

“Amministrazione in continuità con il passato”

Considerazioni a cui si uniscono gli affondi, tutti di stampo politico, della consigliera comunale del M5S Concetta Amella. L’esponente pentastellata sottolinea diversi legami fra le scelte dell’Amministrazione Lagalla e l’ex Giunta guidata da Leoluca Orlando. A proposito delle nomine, l’alfiere grillina sottolinea che “si tratta di professionisti che approdano o tornano alla guida della società dei trasporti pubblici dopo avere ricoperto cariche in altre partecipate durante la sindacatura Orlando, vedasi Giuseppe Mistretta che in passato è stato nella Gesap targata Orlando-Giambrone, mentre altri erano già in quota nella lista degli appetiti dei partiti di maggioranza. Inoltre, ad alimentare dubbi sulla composizione del collegio sindacale sono i requisiti di compatibilità di qualche suo componente per il quale ho inviato un’interrogazione al sindaco. Scelte, inclusa quest’ultima, che stanno confermando la continuità dell’attuale amministrazione con il passato”.

Le attuali nomine delle società Partecipate

Con riguardo alle nomine effettuate sulle società Partecipate, ad essere scelto in casa Amat nel ruolo di presidente è stato Giuseppe Mistretta. Un profilo per il quale in passato si era ipotizzato un suo possibile approdo all’interno dei ranghi di Gesap. Qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio. Un po’ come ai matrimoni, il futuro CdA di Amat dovrebbe portarsi dietro qualche elemento del passato, come Alessandra Sinatra, dirigente di lungo corso della società. A completare il nuovo quadro dirigenziale sarà Rosario Mingoia, nome sostenuto dal sindaco Roberto Lagalla e con un passato nel mondo dei sindacati bancari.

Sul fronte Reset, a ricoprire il ruolo di presidente, come sopra ricordato, sarà Fabrizio Pandolfo. Profilo nominato in quota Forza Italia e vicino al presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantillo. Per l’ex commissario straordinario dello IACP di Palermo, (decaduto dall’incarico lo scorso 11 gennaio dopo la nomina di Alessandra Russo), arriva ufficialmente la nomina a diverse settimane di attesa.  Ad affiancarlo, nel ruolo di vicepresidente, vi sarà Paola D’Arpa, moglie dell’ex deputato regionale Totò Lentini. A completare il quadro dirigenziale di Reset è Michele Pivetti Gagliardi, vicepresidente nazionale dell’Unione Monarchica Italiana e sostenuto dall’ala di Fratelli d’Italia.

In casa Sispi, la prescelta per la presidenza è Giovanna Gaballo, profilo eletto in quota Nuova DC. Ad affiancarla, in qualità di vicepresidente, ci sarà Salvatore Seminara. Nome che era stato inserito proprio all’interno dell’organigramma di Amg Energia, ma che è dovuto uscire di scena per la norma relativa al rispetto delle quote rosa. A completare il CdA di Sispi ci sarà Annibale Chiariaco, volto noto del gruppo dirigente cittadino della Lega.

Infine, con riguardo ad AMG Energia, la scelta per la presidenza è ricaduta su Francesco Scoma. L’ex parlamentare, in quota Lega, sarà affiancato da Antonino Iacono e Lucia Alfieri nel ruolo di consiglieri d’amministrazione. Per chiudere il cerchio delle società Partecipate rimane a questo punto soltanto Rap, il cui CdA è convocato per giovedì 14 aprile.

 

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