Roberto Lagalla ha sciolto le riserve sul futuro Consiglio d’Amministrazione di AMG Energia. Con la determina sindacale 27 del 29 marzo 2023, il sindaco ha infatti provveduto a nominare i componenti del CdA dell’azienda. Atto che conferma sostanzialmente la scelta di Francesco Scoma come futuro presidente della società di via Tiro a Segno. L’ex parlamentare, in quota Lega, sarà affiancato da Antonino Iacono e Lucia Alfieri nel ruolo di consiglieri d’amministrazione. Confermate quindi le voci che vedevano un’uscita di scena di Salvatore Seminara dall’organigramma societario.

Come sarà composto il Collegio dei Revisori

Nella stessa determina di nomina, il sindaco Roberto Lagalla ha provveduto inoltre a scegliere i componenti del futuro Collegio dei Revisori. Si tratta di Nicola Ribolla, nel ruolo di presidente; Giuseppa Maggiore e Caterina Cirauolo, con l’incarico di componente effettivo; ed infine Gianfranco Arone e Veronica Pedone, in qualità di componente suppletivo. Sciolte quindi le riserve. Elemento che permetterà, con ogni probablità, di sbloccare anche la nomina di Angelo Pizzuto in quota Amg Gas, controllata per il 20% proprio da Amg Energia. Azienda che però, per Statuto, potrà decidere le future cariche, nonostante le quote di maggioranza siano di proprietà di Edison.

Sciolte le riserve

Una scelta che quindi scrivere la parola fine su una delle partite più controverse dello spoil system delle società Partecipate. Il primo cittadino aveva infatti nominato una diversa composizione del CdA, in cui era inserito il nomine di Salvatore Seminara. Profili che, seppur avevano i requisiti richiesti, non rispettavano la norma in tema di quote rose, così come sottolineato dal Capo di Gabinetto. Fatto che comportò il ritiro della determina sindacale di nomina, con la conseguente necessità di una riflessione ulteriori, su cui si sono sciolte le riserve oggi. Per Seminara però si aprono le porte di Sispi, partecipata che si occupa dei servizi informatici del Comune. Azienda dove, con ogni probabilità, ricoprirà il ruolo di consigliere in un CdA guidato da Giovannia Gaballo.

Finisce l’era di Domenico Macchiarella

Finisce quindi l’era di Domenico Macchiarella che, proprio in queste ore, è stato nominato nel ruolo di coordinatore cittadino di Forza Italia. L’ex presidente di AMG Energia sostituirà nel ruolo l’assessore Andrea Mineo e sarà affiancato, nel ruolo di vice, da Stefania Munafò. Annuncio che è arrivato in corrispondenza del rinnovo dell’organigramma provinciale del partito azzurro, voluto dal coordinatore regionale Marcello Caruso in seguito all’uscita di scena di Gianfranco Miccichè.

Le reazioni alle nomine

Scelte, quelle intraprese da Roberto Lagalla, su cui sono arrivate le prime reazioni a caldo. Fra queste quella del vicesindaco di Palermo Carolina Varchi. “AMG Energia è un’azienda sana, che con i suoi oltre cento anni ha fatto la storia di questa città e ne rappresenta un patrimonio importante. É un’azienda che ha intrapreso e deve proseguire un percorso di innovazione e di sviluppo, soprattutto in tema di transizione energetica e di implementazione e miglioramento dei servizi resi. Sono certa che la nuova governance, cui auguro buon lavoro, porterà avanti con determinazione ed impegno questi obiettivi“.

Di ben altro avviso è la consigliera comunale del M5S Concetta Amella. “Prendiamo atto che con la nuova designazione del CdA di Amg Energia sia stata adesso ricostituita la parità di genere mediante l’inclusione di una donna, l’avvocato Lucia Alfieri, che ne assumerà le funzioni di vicepresidente. Ma questa nomina decisa stamane dal sindaco Lagalla è a tutti gli effetti una forzatura perché la nomina del consiglio di amministrazione delle partecipate comunali non spetta affatto al primo cittadino bensì all’assemblea dei soci. In questo modo – prosegue l’esponente pentastellata – il sindaco ha letteralmente scavalcato questa precisa disposizione normativa, probabilmente per accontentare gli appetiti dei colleghi di maggioranza o per qualche altra ragione che vorremmo spiegata, in attesa, nei prossimi giorni, della nomine degli altri cda, come quelli della Re.se.t. e della Sispi. Ancora una volta si delinea lo scenario al quale i palermitani erano abituati da decenni: i CdA delle aziende municipalizzate sono dei veri e propri ‘poltronifici’“.

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