Un’infermiera al pronto soccorso del Policlinico è stata aggredita da una donna di 34 anni che era in attesa per una visita. Spazientita per l’attesa la donna ha colpito l’operatrice sanitaria che ha dovuto ricorrere alle cure dei colleghi. Sono intervenuti i carabinieri del radiomobile che hanno denunciato la donna per lesioni a incaricato di pubblico servizio.

Le aggressioni al Civico

Un operatore socio sanitario è stato aggredito all’ospedale Civico di Palermo. I due aggressori due palermitani di 35 e 60 anni sono stati bloccati e denunciati dai carabinieri. L’aggressione è avvenuta durante il trasferimento di un paziente da un reparto ad un altro. I due uomini parenti della persona ricoverata hanno iniziato ad inveire e poi aggredire l’operatore sanitario. Immediata la richiesta di aiuto e l’intervento dei militari che hanno ascoltato l’aggredito e denunciato i due uomini.

A fine agosto tecnici di radiologia minacciati da parenti di un defunto

A fine agosto, aggressione e nuove minacce all’ospedale Civico di Palermo ai danni dei tecnici del reparto di Radiologia, come denunciò la Fials che ha raccolto il racconto dei colleghi coinvolti nell’ennesimo episodio di violenza in corsia.

Il fatto si è manifestato quando i parenti di un paziente defunto si sono scagliati contro il personale con gravi minacce del tipo “così come è morto mio padre, dovete morire anche voi”. Il personale in servizio è stato strattonato e colpito da diversi energumeni fuori controllo”. Un medico è stato preso per il collo, un tecnico è stato colpito in un occhio, un altro è stato strattonato violentemente per costringerlo ad aprire la porta dell’adiacente sala operatoria.

Alla Direzione generale è stata inviata una accurata relazione per sporgere denuncia. Secondo quanto ricostruito, “il servizio di sorveglianza pare non essere intervenuto in Radiologia nonostante le richieste di aiuto inoltrate. Sembrerebbe che queste scene si siano ripetute anche nelle adiacenze del pronto soccorso e del Padiglione 4. Tutto ciò a pochi giorni da un analogo avvenimento accaduto presso la Seconda medicina”.

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