Per il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, c’è “un concreto ed attuale” pericolo di infiltrazioni mafiose non soltanto nelle gare dell’Ippodromo di Palermo ma anche nel ristorante aperto all’interno dell’impianto sportivo, il noto locale La Scuderia, da un anno preso in affitto da Filippo Gugino, figlio di un boss di Resuttana.
E’ scattata dunque una interdittiva antimafia che sospende l’attività ristorativa sino a quando le forze dell’ordine non ci vedranno chiaro.
Gugino si difende dicendo che non c’entra niente con gli affari del padre ma secondo le rivelazioni del pentito Francesco di Carlo non sarebbe così, perché la storia di padre e figlio, e gli affari, soprattutto, sarebbero strettamente intrecciati.
Già l’anno scorso Gugino era stato destinatario del sequestro del ristorante aperto insieme al padre Franco, “Il Baglio degli antichi papiri” di via Buzzanca, utilizzato per i summit del clan. Gugino junior non è mai stato indagato ma per la Prefettura c’è qualcosa in più che ancora deve venire a galla.
E intanto sono emerse delle irregolarità: né la Camera di Commercio, né il Comune hanno mai chiesto alla prefettura la necessaria documentazione antimafia per la nuova gestione della “Scuderia”.
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