Ormai non si può tornare più indietro. Il progresso tecnologico imposto dalla sviluppo delle intelligenze artificiali ha già manifestato i suoi primi effetti nella nostra vita di tutti i giorni. Dalla semplificazione amministrativa all’utilizzo di applicazioni per tracciare i mezzi pubblici e per visionare lo stato d’avanzamento di una pratica. Eppure, i veri cambiamenti si inizieranno ad intravedere nei prossimi anni, con lo sviluppo di applicativi come Chat GPT o con IA sempre più capaci di interagire con gli esseri umani, sostituendo gli stessi in diverse posizioni lavorative. D’altro canto la robotica, insieme alla biologia e all’astronomia, sono ritenuti erga omnes i campi di sviluppo tecnologico dei prossimi trent’anni. E, a proposito di innovazione tecnologica, si è parlato nel convegno tenuto venerdì 27 ottobre presso Villa Zito, a Palermo, dal titolo “Intelligenza artificiale e pubbliche amministrazioni: una lettura interdisciplinare“. Un momento di confronto organizzato dalla fondazione CISA Sicilia ed utile per analizzare l’impatto nelle vite di tutti i giorni della tecnologia e dei suoi futuri sviluppi.
L’IA e l’impatto sulla vita di tutti i giorni
Uno dei campi in cui la tecnologia sta incidendo maggiormente è sicuramente quello dei trasporti. Le intelligenze artificiali stanno infatti implementando l’analisi e la componentistica delle nostre auto e dei mezzi pubblici che noi prendiamo ogni giorno magari per andare a lavoro. Un impatto analizzato da Tullio Giuffrè, professore associato all’Università di Enna Korè. “L’intelligenza artificiale nei trasporti è oggi un settore all’avanguardia. In particolare, nel campo stradale, stiamo guardando al fenomeno dei veicoli con guida autonoma o driverless. Nei mezzi pubblici l’IA è in grado di gestire i dati in tempo reale e quindi di processare l’ottimizzazione degli itinerari“. Uno sviluppo tecnologico che, a breve, potrebbe dare la possibilità di ridurre i tempi di spostamento. “Si può immaginare un futuro in cui questo futuro di congestioni saranno ridotti. Ciò attraverso l’interconnettività fra veicoli privati e del trasporto pubblico. Ciò in modo tale da gestire al meglio le opportunità del trasporto pubblico”.
La tecnologica e le ripercussioni sul mondo del lavoro
Lo sviluppo tecnologico diventa quindi strumento di semplificazione delle vite di tutti i giorni, tagliando ritardi e riducendo i tempi per ottenere un’informazione. Un upgrade tecnologico che a volte sostituisce la risposta data da un essere umano. Fatto che ha fatto temere, a più di un lavoratore, possibili incidenze delle IA sul proprio professionale. Ma questo rischio esiste? Lo abbiamo chiesto all’avvocato Massimiliano Mangano, presidente del CISA Sicilia. “Questo rischio esiste, anche nel settore giuridico. Il punto è capire come si può introdurre al meglio questa tecnologia senza però penalizzare a livello globale i diritti soggettivi di tutti coloro che poi fanno parte della società e che hanno titolo a portare avanti posizioni individuali che potrebbero non essere del tutto tutelate. Ciò in particolare quando si da prevalenza alla logica del mercato e quindi trasformando le nuove tecnologie in un modo per mettere fuori gioco dal mercato alcuni soggetti che non sono in grado di essere più utili”. Come in tutte le questioni di rilevanza pubblica, si attende un intervento giuridico importante a livello comunitario. E la situazione nel Bel Paese? “Entro fine anno si aspetta un intervento normativo a livello europeo. Ma a livello nazionale siamo un po’ indietro rispetto ad altri paesi europei”.
Lo sviluppo tecnologico dei trasporti
Intelligenza artificiale vuol dire anche applicazione reale della tecnologia al fine di migliorare lo stato di benessere del cittadino. Un concetto che coinvolge a pieno i mezzi pubblici, ritenuti da sempre la panacea di tutti i mali all’enorme problema chiamato traffico. Secondo una ben nota statistica infatti, l’essere umano passa un terzo della propria vita ad aspettare. Tempo che molto spesso trascorre in auto o in attesa dell’autobus e del treno da prendere. Un tema di cui ha parlato il dirigente di RFI Angelo Domenico Giancola. “L’ambito della digitalizzazione ci vede coinvolti in tanti aspetti della mobilità stradale e ferroviaria. Oggi cominciamo a ragionare su applicazioni reali, messe a sistema e che diventino patrimonio dell’azienda e del servizio in termini d’incremento e di qualità con l’utilizzo dell’IA. Sicuramente il primo obiettivo serve a contribuire alla digitalizzazione dell’infrastruttura, attraverso la possibilità di registrare in tempo reale lo stato di salute delle opere, degli impianti e delle infrastrutture in generale. Abbiamo la possibilità di migliorare in maniera sistematica la qualità del servizio offerto“.
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