- Accordo prevede erogazione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto
- Destinatari i liberi professioniti ed i Pmi operanti in Sicilia
- A sostegno del tessuto economico-produttivo in difficoltà a casua dell’emergenza Covid19
L’obiettivo è quello di sostenere i liberi professionisti attraverso specifici interventi finanziari di accesso al credito nella fase post-pandemica. Così l’Irfis-FinSicilia SpA ha voluto il coinvolgimento diretto e la mediazione della consulta degli ordini degli Ingegneri di Sicilia per promuovere i vantaggi e le opportunità programmate dal Po Fesr 2014-2020 che prevede l’erogazione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per 73 milioni di euro in favore di liberi professionisti e Pmi operanti in Sicilia.
Con la firma del protocollo d’intesa con Irfis avvenuta a novembre scorso, la consulta degli ordini degli Ingegneri di Sicilia si dimostra un interlocutore istituzionale privilegiato per la diffusione degli interventi previsti dalla Regione Siciliana a sostegno del tessuto economico-produttivo in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica Covid19, con sovvenzioni dirette in favore dei soggetti operanti in Sicilia danneggiati dall’emergenza sanitaria e con la finalità di rendere disponibile la liquidità necessaria nella fase di contingente contrazione del fatturato.
Questi interventi di sostegno finanziario sono connotati dalla semplificazione per l’accesso al credito e rappresentano una grande opportunità per i liberi professionisti siciliani, poiché oltre a garantire il tasso zero sull’agevolazione non richiedono alcuna garanzia e non è prevista alcuna valutazione del merito creditizio.
Le agevolazioni
L’agevolazione è costituita da un finanziamento agevolato più un eventuale contributo a fondo perduto. L’importo massimo complessivo dell’agevolazione è pari a 25mila euro da restituire in 48 rate mensili costanti, con un periodo di preammortamento di 24 mesi.
Chi può accedere
In particolare, possono accedere alla misura i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali, se obbligatorio, e titolari di partita Iva che, alla data di presentazione della domanda possiedono i seguenti requisiti: avere domicilio fiscale in Sicilia, avere iniziato l’attività prima del 31 dicembre 2018, avere realizzato nel 2019 un fatturato non superiore a 40mila euro, avere realizzato nell’anno 2020 un fatturato inferiore almeno del 40% rispetto a quello realizzato nel 2019 a causa dell’emergenza epidemiologica Covid19. Le domande verranno collocate in una graduatoria provvisoria secondo l’ordine decrescente, partendo dalla riduzione di fatturato maggiore.
Secondo i contenuti del protocollo firmato dalla presidente della consulta, l’ingegnere Elvira Restivo, e dal presidente di Irfis, l’avvocato Giacomo Gargano, l’Istituto fornirà assistenza gratuita agli ingegneri siciliani per la compilazione delle domande di finanziamento, nonché informazione, consulenza e assistenza gratuita sui prodotti finanziari disponibili, incluse eventuali nuove misure di agevolazione a valere su risorse comunitarie che potranno essere in futuro gestite da Irfis.
Sarà invece compito della consulta promuovere, per il tramite dei nove ordini provinciali, una capillare attività di divulgazione dei prodotti finanziari offerti da Irfis a tutti gli ingegneri siciliani iscritti agli ordini professionali.
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