Governo regionale e parti sociali siglano il “Protocollo per la partecipazione e il confronto nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale per gli investimenti complementari”. A porre la firma sul documento, la cui proposta era stata approvata dalla giunta regionale lo scorso 3 marzo, il presidente della Regione, Renato Schifani, i segretari generali regionali della Cgil, Alfio Mannino, della Cisl, Sebastiano Cappuccio, della Uil, Luisella Lionti, e dell’Ugl Sicilia, Giuseppe Messina, e il vicepresidente dell’Anci Sicilia, Giulio Tantillo. Un protocollo, come spiega Schifani, che “segna un importante passo avanti per la Sicilia, nella prospettiva delle sfide che ci attendono nei prossimi anni con la programmazione e la spesa delle risorse nazionali ed europee”. Soddisfazione anche da parte delle parrtisociali che questa mattina hanno siglato l’intesa a Palazzo d’Orleans.

Via al Tavolo regionale territoriale e di settore

Con la sottoscrizione dell’accordo si dà ufficialmente il via ai lavori del Tavolo regionale territoriale e di settore, che sarà convocato con regolarità e che sarà composto dal governatore o da un suo delegato, dal coordinatore della Cabina di regia regionale, dal dirigente generale della Programmazione, dai dirigenti generali dei dipartimenti di riferimento rispetto alle materie di volta in volta trattate e da un rappresentante per ognuna delle parti che hanno firmato il protocollo. “Accogliamo con favore il confronto con il sindacato – dice il presidente della regione in una nota -, soprattutto quando si inizia un percorso strategico di sviluppo. È fondamentale la collaborazione leale di tutti gli attori, con i quali dialogheremo costantemente con l’intento di tutelare l’interesse comune e la correttezza dei conti pubblici, per il bene della Sicilia e dei siciliani”.

Le attività di monitoraggio sui fondi

Il documento, previsto dal decreto legge del 31 maggio 2021, prevede attività di monitoraggio sull’uso delle risorse del Pnrr, anche in relazione all’utilizzo dei fondi strutturali e di investimento europei e del Fondo per lo sviluppo e la coesione, in merito alle ricadute sociali, economiche e occupazionali degli investimenti sostenuti e delle riforme previste e da attuare. All’interno del tavolo potranno essere stipulati specifici accordi negoziali in materia di legalità, codice degli appalti e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Positivo il giudizio di Cgil Cisl e Uil siciliane

“Quest’accordo lo abbiamo fortemente voluto”. Tra Pnrr e vari fondi europei la montagna di risorse cui la Regione potrà attingere ammonta a qualcosa come 50-55 miliardi. Se bene indirizzate attraverso politiche coordinate e inclusive, queste risorse possono cambiare il volto della Sicilia. “Il giudizio di Cgil Cisl e Uil siciliane sull’accordo tra governo della Regione, sindacati e Anci, per la governance condivisa del Pnrr e del piano degli investimenti complementari, è “positivo. Sul tavolo in sé. E perché si riconosce formalmente il contributo che forze sociali e istituzioni locali possono dare al conseguimento degli obiettivi di crescita”. A dirlo Alfio Manino, Sebastiano Cappuccio e Luisella Lionti, segretari generali di Cgil Cisl e Uil siciliane.

Le tre sigle: “Quest’accordo lo hanno fortemente voluto”

“Il dialogo sociale genera sempre fiducia, speranza, partecipazione”, le parole dei tre leader. Ma la strada resta lunga. E “passa per il confronto, per i necessari approfondimenti settoriali e tematici. E per la gestione coordinata degli strumenti e dei fondi della programmazione Ue”. Cgil Cisl e Uil, spiegano i segretari, quest’accordo lo hanno fortemente voluto. Tra Pnrr e vari fondi europei la montagna di risorse cui la Regione potrà attingere ammonta a qualcosa come 50-55 miliardi. Insomma, “abbiamo davanti l’opportunità irripetibile di un grande rilancio, grazie al Pnrr, ai fondi strutturali, al ReactEu, al fondo di sviluppo e coesione e alla riprogrammazione dei fondi 2021-2027. E queste risorse, se bene indirizzate attraverso politiche coordinate e inclusive, possono cambiare il volto della Sicilia”. Questo tavolo, continuano i segretari, lo abbiamo pensato appunto come sede regionale di responsabilità congiunta per l’obiettivo dello sviluppo e delle necessarie riforme: dalla pubblica amministrazione alle infrastrutture all’ambiente al welfare al tema sempre caldo dell’occupazione”.

Le priorità per i sindacati

Per Cgil Cisl e Uil la priorità restano infatti le ragioni dei lavoratori, dei giovani, delle donne, dei pensionati, della lotta alle disuguaglianze sociali. Queste sono “le direttrici che vogliamo al centro delle politiche di transizione digitale ed ecologica e di riconversione produttiva” che dovranno impegnare l’Isola da qui al 2026, anno in cui scadranno sia il Pnrr che il tavolo che ha visto la luce oggi.