È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana l’avviso rivolto alle Ipab che prevede la concessione di contributi per il pagamento degli stipendi arretrati dei lavoratori di queste strutture relativamente al 2021. In totale sono disponibili 5 milioni di euro che verranno erogati dall’Assessorato regionale Famiglia, politiche sociali e lavoro.
Angela Foti: “Accolta nostra richiesta”
“Sono molto contenta che finalmente sia stata accolta la nostra richiesta di estendere i benefici previsti dalla legge regionale 71 del 1982 a una platea più vasta che comprende anche le Ipab siciliane inattive – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia – Sull’argomento mi ero espressa più volte in Aula e ho presentato anche degli ordini del giorno per garantire questo ulteriore piccolo tassello a questa platea di lavoratori. Si avvia anche un percorso di formazione per i lavoratori che potranno essere utilizzati nelle Asp. Ovviamente si tratta solamente di un piccolo passo, adesso si deve lavorare per una riforma generale delle Ipab che manca da oltre 20 anni. Oggi se avessimo avuto delle Ipab funzionanti tante persone che vivono in difficoltà averebbero avuto un ricovero certo”.
Nel giugno scorso le manovre della Regione
Nel giugno scorso era stato l’assessore regionale alla Famiglia ad avere dato l’annuncio dell’arrivo di questi fondi per il loro utilizzo per il pagamento degli stipendi arretrati dei lavoratori Ipab: “Abbiamo inserito in bilancio uno stanziamento di 5 milioni proprio per venire incontro alle difficoltà delle Ipab per il pagamento degli stipendi del personale – aveva detto Scavone – anche alla luce del periodo di pandemia che ne ha aggravato, in molti casi, la situazione finanziaria”. Le Ipab potranno produrre specifica istanza entro dieci giorni dalla pubblicazione dell’avviso sulla Gurs. Per potere accedere al contributo, gli enti dovranno dimostrare di trovarsi in una condizione di deficit finanziario e inoltre la prevalenza dell’attività socio-assistenziale sulle altre attività, quali quelle di gestione del patrimonio.
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