“Irfis, diamo credito alla tua impresa”. Si presenta così sul sito istituzionale Irfis Finsicilia, la controllata di natura bancaria della Regione siciliana la cui mission è proprio il credito alle imprese siciliane. Lo scopo di questo genere di attività è quello di dare ‘ossigeno’ alle iniziative imprenditoriali dell’isola tramite crediti agevolati, crediti a garanzie variabili e altre forme di sostegno al credito per le imprese che rispecchiano i canoni di legge e magari non riescono ad accedere ai canali ordinari bancari o non possono sopportare gli interessi del mercato ordinario.

Una mission fondamentale, un compito delicato ed importante per lo sviluppo dell’Isola soprattutto in un periodo di crisi (o post crisi secondo alcuni analisti) che richiede un rilancio.

Ma cosa fa in realtà l’Irfis? Quali prestiti rilascia, quali impieghi di capitale mette a bilancio, quali attività sostiene, ha sostenuto o sosterrà. Sicuramente tante ma il fatto oggettivo è che, a meno di non essere addetti ai lavori, nessuno lo sa.

Unico strumento per conoscere le attività di Irfis è il sito istituzionale dove si trovano i bilanci e le informative al pubblico redatte con un sistema ‘parabancario’, ci si passi il termine. D’altronde Irfis Finsicilia è, come recita la sua stessa presentazione pubblica “un intermediario finanziario, iscritto al TUB ex art 106, con socio unico la Regione Siciliana e sottoposto alla vigilanza della Banca d’Italia. La Regione Siciliana ha voluto dotare il territorio di un importante strumento di politica economica-finanziaria, focalizzato sia sulla crescita delle aziende già esistenti che sulle nuove imprese che intenderanno nascere e investire nella nostra isola, favorendo un complessivo ciclo virtuoso di modernizzazione e produttività”.

Di Irfis, della sua missione e della sua esistenza, però, ci ricordano solo le cronache. In particolare ieri è stata la Guardia di Finanza con l’operazione GianoBifronte che ha coinvolto l’Irfis (probabilmente come soggetto danneggiato ma questo saranno gli atti processuali a spiegarcelo meglio) a ricordarci dell’esistenza di questo ente importante.

L’operazione della Finanza di Agrigento ha coinvolto 17 persone, due sono state arrestate, cinque sono ai domiciliari e dieci hanno ricevuto una ordinanza di obbligo di dimora. Avrebbero messo in atto una truffa attraverso una società di consulenza che incassava denaro per falsificare incartamenti, far salire illegittimamente in graduatoria le imprese e dunque ottenere finanziamenti agevolati in modo fraudolento.

Non è il primo ‘incidente’ del nuovo corso di Irfis- FinSicilia. Meno di un annofa perse il suo presidente, Rosario Basile, patron della Ksm, finito agli arresti domiciliari a settembre del 2016 per una vicenda del tutto privata ma che lo condusse a dover lasciare la guida dell’istituto. Ci sono poi le polemiche eterne dei 5 stelle su Patrizia Monterosso, segretario generale della Regione e componente del CdA e polemiche anche sulle nomine seguenti alla vicenda Basile

Tornando all’operazione della Finanza di ieri, dunque se c’è chi si adopera per ottenere i finanziamenti agevolati e perfino paga per scavalcare il turno o per attestare requisiti magari non posseduti vuol dire che il sistema è veramente conveniente per le imprese e i prestiti agevolati vengono rilasciati. Ma a questo punto è legittimo chiedersi se tutto funziona come dovrebbe.

“La nostra struttura operativa è pronta a raccogliere le sfide del libero mercato – si legge ancora nel sito istituzione Irfis – forte della propria storia e del consolidato ruolo di interlocutore di riferimento per le imprese siciliane, che esercita già da oltre un cinquantennio. Oggi, grazie anche a innovativi prodotti finanziari, agevoli e in linea rispetto al reale bisogno del tessuto imprenditoriale siciliano, il nostro Istituto ha ben chiara sia la centralità strategica della Sicilia nel panorama dell’Italia Mediterranea, ma anche la necessità di supportare i nostri imprenditori nel poter guardare oltre i propri confini geografici, per competere da protagonisti nella globalizzazione dei mercati”.

La mission si riassume nelle ultime due righe della presentazione formale: “Dalla consulenza strategica all’erogazione del credito, in senso più ampio accompagniamo ogni singolo imprenditore, o futuro tale, in un percorso personalizzato e calibrato su ogni specifica esigenza”. Questo deve fare Irfis e questo siamo convinti che stia facendo. Forse, per far crescere la fiducia e limitare al minimo le speculazioni criminali di piccole bande o di grandi truffatori occorrerebbe che la collettività sapesse di più sulle attività di Irfis come sporadicamente in passato si è fatto.

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