Incendio doloso nella notte nello stabilimento balneare che accoglieva il lido “Cafè del Mar” sul litorale di Isola delle Femmine che in questi giorni doveva essere abbattuta a spese della Regione Siciliana. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento il rogo e hanno accertato la natura dolosa dell’incendio. Nei giorni scorsi l’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente aveva comunicato che erano stati trovati i fondi per bonificare l’area.

Da anni fatiscente

La struttura si trova sulla scogliera prospiciente viale Marino a Isola delle Femmine, versa da anni in condizioni fatiscenti e di abbandono a causa di un lungo contenzioso dopo la decadenza della concessione demaniale marittima. I lavori di smantellamento affidati dal Comune, sono stati finanziati dall’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente.

Nei giorni scorsi l’annuncio

Proprio nei giorni scorsi dalla Regione era arrivato l’annuncio che era stata finanziata la demolizione della struttura abusiva di Isola delle Femmine, vale a dire proprio il “Cafè del Mar”. La Lo stabilimento era stato considerato non in regola e per questo è rimasto inattivo e abbandonata da anni. L’intervento mirava ad una riqualificazione dell’area demaniale marittima, con fondi stanziati dalla Regione Siciliana secondo quanto aveva annunciato l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro. La struttura, posta sulla scogliera prospiciente viale Marino a Isola delle Femmine, versa da anni in condizioni fatiscenti e di abbandono a causa di un lungo contenzioso dopo la decadenza della concessione demaniale marittima.

Ruspe a Castellammare del Golfo

E a proposito di stabilimenti abusivi, sempre in questi giorni ruspe in azione alla spiaggia Playa di Castellammare del Golfo dove è stata avviata la demolizione di un immobile in abbandono e fatiscente da decenni. Edificata nel 1999 su concessione del demanio marittimo quale attività di pubblico esercizio, la struttura inizialmente in legno a seguito di incendio fu ricostruita e ampliata abusivamente in muratura. Nel 2003 la sentenza penale divenne irrevocabile con l’obbligo di demolizione. Per più alterne vicende, solo dopo circa 20 anni l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicolò Rizzo è riuscita ad avviare la procedura di demolizione.

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