In segno di solidarietà con il popolo israeliano, colpito dai massicci attacchi delle milizie di Hamas, la facciata principale di Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, questa sera, a partire dal tramonto, è illuminata con la bandiera dello stato di Israele.

Oltre 50 morti a Jabalaya

Oltre 50 morti a Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza, in un mercato ortofrutticolo, dopo il bombardamento da parte di caccia israeliani.

Il luogo era molto affollato perché, dopo due giorni di combattimenti, i fornai sono chiusi e i supermercati vuoti. Testimoni oculari hanno riferito che, in attesa delle ambulanze, i cadaveri sono stati prelevati da volontari che hanno scavato fra le macerie in fiamme.

Dopo l’attacco al mercato, molti abitanti hanno lasciato Jabalya per dirigersi verso l’ospedale al-Shifa di Gaza City perché pensano che non sarà oggetto di bombardamenti.

Israele bombarda il Libano

Si è appreso che le forze armate israeliane hanno ucciso “diversi sospetti armati che si erano infiltrati nel territorio israeliano dal territorio libanese”. Ne ha dato notizia l’esercito israeliano su Telegram, spiegando che “i soldati stanno continuando a perlustrare la zona” e che “gli elicotteri stanno colpendo l’area”.

Hezbollah, però ha smentito di avere organizzato attacchi sul territorio israeliano dal Libano.

Sono in corso, intanto, attacchi delle forze armate israeliane contro Hamas a Gaza, nel quartiere costiero. Decine di siti sono stati colpiti. Secondo l’esercito israeliano lì c’è il “nido del terrore” perché usato da Hamas per lanciare gli attacchi.

UE sospende i pagamenti destinati alla popolazione palestinese

Si è fatto sentire il premier israeliano Benyamin Netanyahu che ha affermato che la risposta di Israele all’attacco di Hamas “cambierà il Medio Oriente”.

L’Unione Europea, infine, ha deciso la “sospensione immediata” dei pagamenti destinati alla popolazione palestinese in attesa del riesame dei programmi di assistenza già messi in campo per un totale di 691 milioni di euro.

Lo ha annunciato il commissario UE all’Allargamento Oliver Varhelyi. “La portata del terrore e della brutalità contro Israele e il suo popolo è un punto di svolta. Le cose non possono andare come andavano di solito”, ha rimarcato.

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