Clienti viaggiatori lasciati in balia di se stessi, nessuna risposta ai call center e servizi per lo più non attivi sul sito della compagnia. Ita, il nuovo vettore aereo italiano nato dalle ceneri di Alitalia è già completamente allo sbando. E il tema non è soltanto quello occupazionale ma anche il modo assurdo in cui vengono trattati i viaggiatori

Sito internet non funzionante

Dal nuovo sito di Ita non è possibile accedere alla sezione che riguarda cambi di destinazione o nome, modifiche di voli, orari e date. Insomma tutti i servizi a disposizione del cliente/passeggero non sono disponibili on line ad eccezione dell’emissione di nuovi biglietti e anche questa possibilità funziona a singhiozzo. Solo pochi fortunati sono riusciti a staccare biglietti o predisporre prenotazioni ma poi è impossibile tornare ad accedere, effettuare un upgrade, una modifica o qualsiasi altro servizio

Call center inesistente

Impossibile accedere ai servizi anche attraverso call center e contact center. Alle prime chiamate si viene messi in attesa e si può aspettare fino ad un’ora e mezza ma alla fine della lunga attesa (tre tentativi eseguiti come test) il premio non è il contatto con un operatore ma la linea che cade senza aver effettuato alcuna operazione.

Dopo i primi tre tentativi diventa impossibile anche restare in attesa, il sistema invita a richiamare in un altro momento

Il blocco del call center

Il blocco del call center sarebbe conseguenza della vertenza con i lavoratori ex Almaviva e Covisian. Dal 1 maggio è iniziato il passaggio in cassa integrazione dei dipendenti. “Dopo sei mesi, non sappiamo chi ma, il 31 marzo, abbiamo ricevuto una pec nella quale Covisian ci comunicava che l’accordo commerciale sottoscritto con Ita non andava più bene. Quindi dal 1 maggio la commessa non sarebbe stata più presente su Covisian” raccontano i lavoratori. La conseguenza è che non c’è nessuno a rispondere al call center.

Solo 30 operatori per tutta Italia

Di fatto a disposizione ci sarebbero solo 30 operatori per tutta Italia ma si tratta di ex amministrativi Alitalia che non hanno mai operato in questo ambito call center quindi capita anche che se si riesce ad ottenere una risposta l’operatore non sia in grado di risolvere il problema.

Di fatto la compagnia sembra avviata verso una nuova inevitabile chiusura visto che in questo stato le perdite sono calcolate dai sindacati in 5 milioni di euro al giorno a fronte dei quali i clienti sono inferociti e fuggono verso altri vettori

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