Come fosse una sfida, si è ripresentata alla stazione di Tommaso Natale la banda di vandali, probabilmente gli stessi che avevano gettato la bicicletta sul treno in movimento, proprio sui fili elettrici, con grossissimi rischi per l’incolumità dei passeggeri. Stavolta però niente atti di vandalismo, perché si sono trovati di fronte la polizia ferroviaria.

La sola presenza degli agenti è bastata a dissuadere il gruppo, che non ha posto in essere alcun gesto sconsiderato come quelli che hanno riempito le cronache. Ieri mattina, comunque, è spuntato un paraurti di un’auto sui binari, sempre della stazione di Tommaso Natale: altro atto vandalico oppure l’oggetto è stato portato lì dal forte vento che nella notte aveva spazzato via città e provincia?

Le indagini

Ipotesi non impossibile ma nemmeno del tutto plausibile, visti i precedenti di questi ultimissimi giorni, raccontati dal nostro giornale già la settimana scorsa: qualche giorno fa erano stati lanciati petardi dentro l’ascensore e anche contro il cartellone degli orari, anch’esso fortemente danneggiato, come si vede nella foto pubblicata a corredo di questo articolo. Indagini anche in questo caso, ma ormai è caccia aperta a questa banda, non si sa se composta da minorenni o da ragazzi più grandi.

Una delle ipotesi è che i gruppi provengano da quartieri vicini e che i loro siano atti di vandalismo fini a se stessi, che agiscano cioè in virtù di quel dissennato divertimento della distruzione da raccontare, cosa estremamente pericolosa, perché pare alzare sempre di più l’asticella. Lo dimostra il caso della bicicletta lanciata contro il treno da un cavalcavia, con i danni al pantografo e l’incendio che ha colpito una carrozza. La banda infatti poi si diverte a postare i video «estremi» sui social, Tik Tok soprattutto, in una sorta di Challenger con gli altri utenti. Fino a qualche tempo fa, in particolare nella zona di Brancaccio e della sua stazione, il vandalismo consisteva nel lancio di pietre contro treni in corsa, altra follia pericolosissima. Oggi, probabilmente, si cerca anche la spettacolarità dietro quella che non è per niente una bravata, ma un gesto folle. La bicicletta che ha preso fuoco sui fili elettrici del treno è una conferma in questo senso.

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