E’ bufera politica al Comune di Palermo dopo la bocciatura del rendiconto da parte dei revisori, il malessere ormai tangibile da mesi è esploso con l’obiettivo, finora solo dichiarato,  di una parte dell’opposizione di ‘far saltare il tavolo’.
Il tema dimissioni del primo cittadino si è rivoltato: adesso sono alcuni consiglieri ad annunciare dimissioni puntando al fatidico numero di 21 consiglieri per far cadere l’assemblea di Palazzo delle Lapidi.

Su questo e su altri temi abbiamo intervistato il capogruppo di Sinistra Comune Giusto Catania che pur essendo in quota maggioranza da tempo chiede un cambio di passo dal punto di vista politico e amministrativo.

Partiamo dall’attuale situazione in consiglio comunale. L’opposizione con Ferrandelli e Mattaliano da una parte, e Lega con 5 Stelle dall’altra, si dice pronta a dimettersi?

Una boutade più che una cosa reale, o si danno le dimissioni o non si danno. Chi vuole dimettersi per motivi politici lo faccia e le presenti al segretario generale. Gli annunci di dimissioni sono ascrivibili più che altro alla propaganda per conquistare qualche rigo sui giornali e niente più. Non è una modalità corretta di interpretare il proprio ruolo in consiglio comunale, chi è stato eletto deve rappresentare un punto di vista ed ha obbligo di mantenerlo.

Un rendiconto bocciato dai revisori, una situazione della città e delle partecipate davanti agli occhi di tutti. A cosa state lavorando visto che avete parlato di necessario cambio di passo?
Noi abbiamo mosso alcune valutazioni di merito perché riteniamo vado fatto un cambio passo nella gestione politica amministrativa della città. Le questioni vanno affrontate e bisogna trovare soluzioni.  La nostra è una critica improntata alla costruzione del percorso. Per fare questo bisogna anche criticare ma bisogna costruire un percorso, se non ci fossero margini per rilanciare questa esperienza con Leoluca Orlando sindaco allora ne trarremo le conseguenze ma finora  sembra che questi margini ci siano.

 E’ notizia di queste ore che Orlando vuole denunciare i revisori? Lo conferma?

Si lui ha detto questo ma non è una scelta politica della maggioranza. E’ una scelta personale di Orlando.  Se pensa che sono andati oltre il loro mandato ha facoltà di denunciarli. Io sono abituato a discutere di fatti politici e non di scelte individuali di chi decide di fare un’azione legale.

Per molti Palermo appare ferma a livello amministrativo?
Non è vero che la città ferma guardiamo a quello che sta avvenendo per Manifesta e Palermo Capitale Cultura o le Le Vie dei Tesori.

Su alcuni fronti ci sono difficoltà e su questo pensiamo che vada fatta operazione per rilanciare il servizio pubblico locale. Su questo tema infatti abbiamo organizzato nei giorni scorsi un’iniziativa. Il servizio pubblico inefficiente rischia di far passare messaggio che è meglio il privato. Noi siamo convinti sostenitori della tutela del pubblico e per questo dobbiamo raggiungere livelli di qualità del servizio affinchè sia efficiente ed economico. Per esempio sulla Rap e sul miglioramento della qualità del servizio crediamo che sia necessaria una campagna di comunicazione e di promozione educativa nei confronti della cittadinanza su come riciclare e avere rispetto degli orari di conferimento e cosi via.
Un altro grande tema è l’illuminazione pubblica. Abbiamo una rete vecchia di 50 anni e alcuni pezzi di città sono al buio per questo.  Bisogna fare un investimento anche su questo pensando appunto ad un ammodernamento di tutta la rete. Stessa cosa vala per la gestione dell’acqua che deve rimanere pubblica e condividiamo la scelta strategica ed il grande investimento che Amap sta facendo per gestire pubblicamente il servizio.
Anche il sistema dei trasporti deve essere più efficiente. Non è accettabile che Palermo sia l’unico tram non finanziato da Stato e Regione.  Bisogna puntare sul ferro, il collegamento veloce tra periferia e centro, e non tutto può essere esclusivamente a carico del Comune. Il servizio di trasporto svolge una funzione sociale. Non è accettabile un continuo taglio di risorse su questo tema.

Il rimpasto ci sarà o non ci sarà?
Noi da tempo non chiediamo un semplice rimpasto o un cambio assessori ma di costruire un rilancio sulle delle priorità programmatiche ed un assetto di giunta in grado di rimescolare deleghe che metta al primo posto la politica. Il tema fondamentale è la visione politica della città. L’attuale giunta fatta da persone valide e perbene ha un problema collettivo: non è una giunta che guarda al futuro non ha una  visione per costruire uno spazio politico in grado di costruire un’esperienza di governo della città dopo il 2022. E’ necessario un cambio impianto politico della giunta che abbia ambizione di governare città.
Da qui al 2022 cambierà tutto,  cambierà la geografia politica per questo proponiamo di costruire una coalizione culturale che abbia alcuni elementi fondamentali: Palermo città accoglienza, Palermo città dei servizi pubblici, città che mette al primo posti deboli, a misura di bambino.

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