La centrale per gli appalti della Sanità siciliana si trasferisce in Lombardia ma Confimprese Sicilia non ci sta e chiede alle istituzioni regionali di fermare il paventato trasferimento. In particolare il coordinatore Regionale di Confimprese Giovanni Felice ha inviato una nota alla Giunta regionale e al presidente delle commissioni legislative di settore.

“L’organizzazione che rappresento – dice Felice – in passato, ha più volte sollecitato l’attenzione degli organi politici sull’operato della CUC con particolare riferimento, ma non solo, alle gare del settore sanità, ma anche dei servizi, in quanto riteniamo che in palese violazione dell’articolo 30 del codice degli appalti, la CUC nella preparazione dei bandi finiva per escludere, a priori, le piccole e medie imprese locali. Non è un caso che la maggior parte delle gare sono state poi bloccate”.

Per Felice appare singolare che si critichi la CUC per le gare alla Sanità e poi si nomini l’ex responsabile della CUC direttore Generale di una delle più importanti AS Siciliane. “I bandi fin qui fatti – sottolinea-  , violano il principio delle pari opportunità tra le varie dimensioni aziendali. È stato possibile, bloccare queste violazioni delle regole di mercato, solo grazie alla possibilità di monitorare da vicino lo sviluppo delle gare”.

Il trasferimento della Cuc in Lombardia vieterebbe per Confimprese il controllo sull’operato di un ente che agirebbe lontano dal territorio teatro delle gare, delle aziende locali e degli utenti che dovranno usufruire del servizio. “Se non si blocca questo trasferimento delle funzioni della CUC – avverte Felice – saranno espulse dal mercato le micro e piccole imprese locali con le evidenti ripercussioni anche in termini occupazionali. Non riesco a spiegarmi il motivo di questa scelta e mi chiedo se la CUC non è in grado di fare le gare della sanità, perché dovrebbe essere in grado di fare le gare degli altri settori? È un problema di capacità tecnica? Se cosi è perché non assumere o dare un incarico ad un tecnico che gestisca le gare all’interno della CUC Sicilia?”.

“Sono convinto –  conclude  il coordinatore di Confimprese Sicilia – che la nostra regione abbia professionalità e competenze tali  da gestire le gare d’appalto al meglio, probabilmente le gare non vanno a buon fine anche a causa di direttive politiche poco chiare. Non vorremmo che il trasferimento verso altri lidi del centro decisionale sulle gare nel settore della Sanità, sia frutto della volontà di accelerare il processo di concentramento di forniture e servizi verso alcune aziende di grandi dimensioni a scapito del tessuto produttivo e distributivo locale”.

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