Il Presidente dell’ ANCI Sicilia, Leoluca Orlando, nei giorni scorsi ha inviato una nota al Governo nazionale per l’attivazione di un tavolo tra Stato, Regione e ANCI “per evitare che il ripetersi di incontri soltanto bilaterali finisca con il continuare a penalizzare i comuni e i servizi ai cittadini”.

“Tale tavolo – ha precisato Orlando – è necessario poiché la Sicilia deve contemperare la legislazione esclusiva regionale sull’ordinamento degli enti locali e i limiti specie finanziari di competenza di Governo e Parlamento nazionale”.

Il Ministro Boccia, a nome del Presidente Giuseppe Conte, ha già dato al presidente Orlando disponibilità all’incontro cui parteciperà anche il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano.

“L’ANCI – ha concluso il presidente dell’Associazione dei comuni siciliani – resta in attesa di tale incontro ed esprime apprezzamento per l’accoglimento della proposta”.

In questi giorni Orlando non ha nascosto tutta la propria preoccupazione per i Comuni siciliani e non solo.

Comuni al collasso ed in affanno alla ripartenza dopo due mesi di lockdown che ha stremato le casse degli enti locali già provate.

“La ripresa non può avvenire e non ci sarà se si baserà sulla mortificazione dei sindaci e dei Comuni. Col dovuto rispetto per il ruolo e per i lavoratori di Alitalia, non è ammissibile che lo Stato stanzi per la compagnia più soldi che per tutti i Comuni messi insieme” ha dichiarato Leoluca Orlando, al termine dell’incontro di due giorni fa in teleconferenza con i primi cittadini di Firenze, Milano e Napoli.

“È il segno di una disattenzione, se non di una strategia che rischia di portare al collasso generalizzato e al dissesto tutti i Comuni e i loro servizi – ha proseguito -. Tutti i Comuni, da Milano a Palermo, falliranno, nessuno si illuda! Mentre l’Europa sembra finalmente abbandonare le sue logiche ragionieristiche, le stesse permangono a livello nazionale, imponendo lacci e lacciuoli alle possibilità e alle modalità di spesa dei Comuni. Non si può mortificare l’Europa che ha saggiamente rinunciato al Patto di stabilità, mantenendo a livello nazionale tutti i vincoli del Patto stesso. Non possiamo che sperare in un urgente ravvedimento da parte del Governo e del Presidente Conte”.

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