“La fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori e il suo popolo. Video-Ritratti di Matilde Gagliardo” sarà esposta alla Settimana delle Culture 2018, Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, Cantieri Culturali alla Zisa, Bottega 1, Via Paolo Gili 4, Palermo, 13-16 maggio 2018, 10:00-20:00, inaugurazione domenica 13 maggio 2018, alle ore 11:30.
La mostra è organizzata dall’Associazione Settimana delle Culture insieme al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, nell’ambito delle manifestazioni di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.

MATERIALI DI CONOSCENZA SULLA MOSTRA
La videoinstallazione, curata da Tomaso Montanari e Livia Frescobaldi Malenchini, già allestita in Toscana in otto diverse prestigiose sedi (14 giugno-12 novembre 2017) con il patrocinio della Regione Toscana, presenta i ventuno Ritratti in video realizzati dall’artista palermitana Matilde Gagliardo in occasione della mostra che è stata ospitata al Museo Nazionale del Bargello (Firenze), La fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori e il suo popolo di statue (18 maggio-1° ottobre 2017, a cura di Tomaso Montanari e Dimitrios Zikos).

Entrambe le esposizioni, tra loro legate e complementari, sono state concepite per favorire il rilancio del Museo di Doccia, chiuso al pubblico dal maggio del 2014 a causa del fallimento della precedente proprietà: da una parte le opere d’arte e dall’altra i volti delle persone che lavorano allo stabilimento Richard Ginori. Il 26 novembre 2017 è stato confermato l’acquisto del Museo di Doccia da parte dello Stato, già annunciato a Firenze il 30 marzo del 2017 dal Ministro Franceschini in occasione del G7 della cultura. Il museo si prepara adesso alla riapertura. Alla fine del 2017 la Richard Ginori ha rinsaldato il suo legame col territorio.

Presentare a Palermo questi video, ai Cantieri Culturali alla Zisa, già sede delle Officine Ducrot, è l’occasione per comunicare l’importante acquisizione del Museo di Doccia da parte dello Stato ad un pubblico di non specialisti e di riflettere sul dialogo tra arte e industria, attraverso l’esperienza della Manifattura Richard Ginori tuttora attiva e del Museo di Doccia. Lo sguardo fiero dei protagonisti, uomini e donne, ritratti nel luogo di lavoro, invita lo spettatore a meditare su questo tema e sui valori che rischiamo di perdere.
La mostra parla delle sfide che tutto il mondo si trova a dover affrontare: come tutelare e preservare, al pari delle opere d’arte, la sapienza e la conoscenza di questi lavoratori in un mondo globalizzato? Le innovazioni tecnologiche possono sostituire la passione e l’esperienza di ciascuno di questi volti?
Il caso del Museo di Doccia e dello stabilimento Richard Ginori, ormai indipendenti giuridicamente l’uno dall’altro, affronta il fragile equilibrio tra l’eredità materiale e quella immateriale, comune a molte realtà nazionali e internazionali.

LA MANIFATTURA RICHARD GINORI E IL MUSEO DI DOCCIA
La manifattura di Doccia, storica azienda di ceramiche di Sesto Fiorentino (Firenze), fu fondata nel 1737 da Carlo Ginori. Divenuta Richard Ginori nel 1896, è tuttora in funzione e continua a produrre pregiati manufatti apprezzati in tutto il mondo. Il museo nacque contemporaneamente alla fabbrica per volontà del suo fondatore che ne costituì le prime raccolte. Il Museo Richard Ginori della manifattura di Doccia, attiguo allo stabilimento, conserva una grande collezione di maioliche, porcellane, modelli, e forme che assieme all’Archivio Storico documentano la straordinaria attività della fabbrica.

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Matilde Gagliardo, nata a Palermo, vive e lavora a Firenze. Già storica dell’arte del Rinascimento, ha scritto saggi sull’iconografia delle Sibille e delle Età del mondo. Ha prodotto, scritto e diretto documentari e video, filmando e montando numerose interviste a personaggi italiani e stranieri, videoritratti, performance, spettacoli teatrali, un documentario su Antonio Pasqualino e l’Opera dei Pupi, il backstage e le registrazioni di trasmissioni radiofoniche, concerti, videoclip musicali, il backstage di due film di Roberto Andò e Paolo Virzì. Ha partecipato a svariati festival, fatto diverse mostre e installazioni, e vinto numerosi premi in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Australia, India, Indonesia, Nuova Zelanda, Singapore e Stati Uniti.