“E’inaccettabile che un addetto stampa del Comune, pagato con i soldi dei cittadini offenda pubblicamente, e su più canali social, un Ministro della Repubblica Italiana – afferma Gelarda – Come Lega chiederemo l’immediata rimozione del ruolo di ufficio stampa e un’adeguata sanzione disciplinare.

Procederemo anche alla segnalazione dell’accaduto all’ordine professionale dei giornalisti perché riteniamo che i principi deontologici su cui si fonda questa nobile professione, siano stati lesi dal momento che un iscritto ha offeso pubblicamente e in maniera pesante un’Istituzione”.

La Lega sta presentando anche un’interrogazione sulla nomina di Citrano ad addetto stampa. “A livello parlamentare, invece, tramite il senatore Luca Briziarelli stiamo predisponendo un’interrogazione sull’insolito procedimento di assunzione del responsabile della comunicazione, chiamato, in un primo momento a fare l’agente di polizia municipale e successivamente reinventato responsabile delle comunicazione.

Palermo merita di più di un sindaco “disobbediente” alle leggi dello Stato, che si circonda di collaboratori anch’essi poco inclini al rispetto dei ruoli e delle Istituzioni.

Orlando smetta di gettare fumo negli occhi ai cittadini e si assuma una volta per tutte, le proprie responsabilità: alla favola della sua estraneità noi non crediamo visto che il post è stato pubblicato su più canali social”.

E rincara la dose Gelarda. “Come Lega, a tutti i livelli, ci impegneremo proprio per riportare un po’ di buonsenso anche a Palermo. Vorremmo credere al fatto, ma ci risulta difficile, che Orlando non sapesse che le pagine social di questo addetto stampa, fossero da tempo piene di offese e volgarità verso il ministro dell’interno”.

Sulla questione oltre al Ministro Salvini è intervenuto anche il Commissario Lega Stefano Candiani per il quale “Orlando ha sollevato il polverone con l’intento di distrarre l’attenzione dei Palermitani dai mille fallimenti della sua grottesca amministrazione. E si sono subito accodati la sinistra devota al culto del clandestino e del caos sociale e ovviamente un Pd allo sbando. Gli insulti e le volgarità di questa gente non ci fermano: loro vogliono il caos, noi siamo impegnati per la difesa degli Italiani”.