Presso la Libreria Feltrinelli di Palermo un dialogo tra il complicato rapporto tra libertà e autorità attraverso le pagine di Dostoevskij della “Leggenda del grande inquisitore”. Si tratta di un saggio edito da Castelvecchi per prestigiose firme di quattro autori. L’incontro sarà occasione anche per la nascita di un dibattito sul tema.
La “Leggenda del grande Inquisitore”
Vi sono libri belli, apprezzabili, alcuni addirittura straordinari. Ma nessuno potrà emulare “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij per una serie di motivi che sintetizzare sarebbe impossibile. Ma il motivo più evidente è che l’opera contiene in sé un’altra opera (altrettanto ammaliante e pungente), la “Leggenda del grande Inquisitore”, dove vengono affrontati molti dei temi cari allo scrittore russo.
Testo attuale, anzi contemporaneo
“Nelle posizioni dell’Inquisitore, protagonista della Leggenda del grande Inquisitore, straordinario capitolo del romanzo-testamento di Dostoevskij, I fratelli Karamazov, riecheggiano quindi note del dibattito filosoficogiuridico moderno che ha infiammato l’Europa a partire dall’epoca della Riforma e che finiscono per esacerbare “l’intima contraddizione teologico-politica del cristianesimo storico”. Contrariamente a pur autorevoli posizioni secondo cui la critica dostoevskijana al cattolicesimo prospettata nella Leggenda sarebbe solo una maschera volta a dissimulare quella al potere assoluto, le letture proposte all’interno dell’edizione critica mettono al centro lo scontro tra Cristo e la ‘sua’ Chiesa, tra le ragioni dell’uno e quelle dell’altra, tra eresia e ortodossia”. In estrema sintesi, “una nuova traduzione delle pagine di Dostoevskij più note e controverse: quelle del Poema del Grande Inquisitore narrato da Ivan all’interno dei Fratelli Karamazov. Racconto nel racconto, la leggenda è analizzata a partire da prospettive diverse che mettono in luce la drammatica dialettica fra teodicea e modernità nell’incontro tra Cristo e il Grande Inquisitore ai tempi dei roghi di Siviglia”.
Il dibattito animato da quattro diverse prospettive
Il dibattito si snoderà attraverso i contributi di quattro studiosi, Stefano Maria Capilupi, che propone anche una nuova traduzione del Poema, Gaetano Lettieri, Antonina Nocera e Mario Reale, di diversa estrazione, che compongono un dialogo “polifonico” a partire da diverse prospettive e angolazioni teoriche.
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