Con 25 voti a favore, 11 contrari e 7 astenuti l’Assemblea regionale siciliana ha approvato il ddl che certifica debiti fuori bilancio per circa 133 milioni di euro. Si tratta di spese già effettuate perchè derivanti da sentenze o conciliazioni non previste nei bilanci regionali ma che non possono essere lasciate al di fuori dagli  stessi bilanci come avveniva in passato per effetto delle nuove norme sull’armonizzazione contabile.

Per ben tre volte in aula era mancato, nei giorni scorsi, il numero legale e quella che doveva essere poco più di una legge di routine si era trasformata nell’ennesima occasione di lite fino a far scattare, ieri, la richiesta di un tavolo di maggioranza

Anche se l’approvazione è arrivata i problemi nella colazione che sostiene Crocetta non sono risolti. Il numero legale in Aula, 43 deputati presenti, è stato raggiunto solo grazie all’appello dell’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, al senso di responsabilità delle opposizioni che hanno salvato Crocetta e compagni.

Immediata la stoccata a 5 stelle “Una maggioranza inconsistente, quanto il governo che sostiene, ha approvato i debiti fuori bilancio con la stampella di una minoranza che, negli anni precedenti, proprio quei debiti aveva contratto e pagato”.

“La stessa maggioranza che usa il voto segreto per le proposte del suo stesso governo, – continuano i portavoce Cinquestelle – siamo davvero alla frutta. Ci sono volute 8 votazioni per farli uscire dalla tana; li abbiamo definiti dispersi, li abbiamo definiti in vacanza, quantomeno li abbiamo fatti scomodare per venire a votare”. E concludono: “il 15 dicembre dell’anno scorso si votava la terza sfiducia al governo Crocetta. In quell’occasione furono 50 i deputati che votarono NO e che si schierarono con la maggioranza che sostiene il governatore. Numeri mai più visti da quella data in poi”.

L’aula ha poi proceduto all’approvazione del bilancio consuntivo 2015 senza il quale si rischiava di non poter andare avanti nei documenti di bilancio triennali allegati alla legge di stabilità per il prossimo anno. Anche in questo caso a salvare la maggioranza è dovuta intervenire l’opposizione che gioca le sue carte e parla di ‘spettacolo indecoroso offerto dalla maggioranza’.

“Dopo sette votazioni andate a vuoto per mancanza di numero legale, solo grazie alla permanenza in aula delle forze di Centrodestra – dice Marco Falcone – si riesce ad approvare il rendiconto della Regione, evitando così il disastro. Ancora una volta la maggioranza ha dimostrato essere un’armata Brancaleone, una nave priva di nocchiero e senza meta. Abbiamo accolto l’appello accorato dell’assessore Baccei, che ha riconosciuto l’assoluta inesistenza di una maggioranza fallimentare, e piuttosto che buttare il bambino con l’acqua sporca, dove il bambino equivale alla Sicilia e l’acqua sporca equivale al governo, abbiamo dato disco verde, evitando così che alcuni mendicanti della politica avessero la meglio”.
Ha visto un altro film la capogruppo del Pd Alice Anselmo per la quale “L’approvazione di  due importanti documenti finanziari, il ddl sui debiti fuori bilancio ed il Rendiconto generale della Regione hanno dimostrato il senso di responsabilità del Parlamento siciliano. E’ evidente che i problemi emersi in questa fase all’interno della maggioranza devono essere affrontati e superati in vista dell’esame dell’assestamento e della manovra economica. Il Pd farà la propria parte fino in fondo come ha sempre fatto. In Sicilia troppe categorie e troppe emergenze hanno bisogno di risposte che non possono essere posticipate”.

Se la prende con gli stessi colleghi di maggioranza il capogruppo dell’Udc “Ripetuti comportamenti irresponsabili di forze politiche e di singoli parlamentari della maggioranza sulla votazione finale del ddl debiti fuori bilancio- dice Mimmo Turano –  aprono un problema politico e di credibilità non indifferente che andrà affrontato quanto prima nelle sedi opportune”.

“Debbo dare atto alle opposizioni – continua Turano – di aver scelto una strada di serietà che ha consentito l’approvazione del ddl debiti fuori bilancio e poi del rendiconto ma che mette ancora di più in cattiva luce certi comportamenti deprecabili di alcuni membri della maggioranza, compresi alcuni colleghi di gruppo e membri del governo regionale”.