In occasione del 55° anniversario della strage di Ciaculli, sono stati ricordati i Caduti presso la stele eretta sul luogo dell’eccidio. La prima autobomba usata dalla mafia contro le istituzioni esplose fa tra gli agrumeti della Conca d’oro, nella borgata ricordata per i suoi mandarini e feudo della famiglia mafiosa dei Greco. Le cronache di quel giorno di 55 anni fa raccontano che, nel pomeriggio del 30 giugno, nella zona di Ciaculli una Giulietta Alfa Romeo imbottita di tritolo e parcheggiata nei pressi dell’abitazione di un parente del boss mafioso Salvatore Greco esplose provocando la morte di sette tra carabinieri, poliziotti ed artificieri dell’Esercito.
Erano presenti alla cerimonia:
– il Gen. di Brigata Riccardo Galletta, Comandante della Legione Carabinieri Sicilia;
– il Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia Gen. di Brigata Claudio Minghetti;
– il Gen. di Brigata Giancarlo Trotta, Comandante Provinciale Guardia di Finanza di Palermo;
– la dott.ssa Giuseppa Scaduto, Vicario della Prefettura di Palermo;
– la dott.ssa Iolanda Riolo, assessore comunale in rappresentanza del Sindaco di Palermo;
– il dott. Dario Sallustio, Vicario della Questura di Palermo;
– altre autorità civili e militari, nonché le associazioni combattentistiche e d’Arma.
“La strage di Ciaculli è una ferita lunga cinquantacinque anni che non possiamo dimenticare”, dove morirono il 30 giugno del 1963 con il Tenente dell’Arma Mario Malausa, il Maresciallo Capo Calogero Vaccaro, il Carabiniere Eugenio Altomare, il Carabiniere Marino Fardelli, il Maresciallo della Polizia Silvio Corrao, il Maresciallo dell’Esercito Pasquale Nuccio e il Soldato Giorgio Ciacci.
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