“Abbiamo incontrato i responsabili e gli operatori dei centri antiviolenza della Sicilia. Nel corso dell’audizione ci hanno detto che la Regione ha una gestione nebulosa nella gestione delle risorse. Soldi che ci sono ma che non vengono gestiti o spesi adeguatamente. Come commissione cercheremo di capire perché accade questo. E’ stata una criticità che è stata manifesta da quanti operano nel settore”.
E’ quanto afferma la senatrice Cinzia Leone del movimento 5 Stelle vicepresidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio nel corso di un incontro con la stampa in prefettura a Palermo per fare il punto dei due giorni di incontri con i vertici della corte d’appello, della procura generale, delle procure e dei tribunali di Palermo e Termini Imerese, della procura e del tribunale minorile, nonché con il questore e con i vertici del comando legione e comando provinciale dei carabinieri.
“Siamo arrivati a sei Femminicidi nella sola prima metà di ottobre: una donna uccisa ogni due giorni. C è una pericolosa escalation che va ad aggravare un fenomeno strutturale come la violenza contro le donne. È necessaria ed urgente una presa di coscienza di quanto sta accadendo da parte di tutte le istituzioni e della società civile. – ha detto la presidente della Commissione Valeria Valente del Pd –
Le misure da mettere in campo sono svariate ed emergono dal confronto costante della Commissione con gli operatori, i tribunali e le associazioni.
Nella due giorni di missione a Palermo sono emerse alcune buone pratiche e idee da condividere: dalla videoregistrazione dei colloqui iniziali con le donne che denunciano una violenza, una proposta che valuteremo attentamente nei prossimi giorni, al recupero degli uomini maltrattanti, dalla possibilità di estendere l’arresto in caso di violazione di una misura di protezione, anche se la pena è inferiore ai tre anni, fino a una riflessione seria su come viene considerata la continuazione del reato ai fini del computo della pena.
Abbiamo incontrato grandi professionalità e ringraziamo la prefettura di Palermo per aver organizzato una missione utile a un confronto vero e concreto sul contrasto alla violenza di genere che ha riguardato le massime istituzioni ma anche i luoghi dove è necessario sensibilizzare, come le università, e quanti operano a contatto con le donne come i centri antiviolenza”.
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