Da 42 a 82 milioni. I debiti fuori bilancio contratti dall’amministrazione regionale senza che ci fosse una specifica autorizzazione alla spesa arrivano in Assemblea regionale siciliana. Oggi tocca alla Commissione Bilancio e Finanze trattare il complesso e rischioso argomento.

In base all’analisi della situazione la Regione nel 2017 ha contratto debiti complessivamente per oltre 80 milioni ma il ddl che arriva oggi in discussione ne porta all’attenzione dell’Ars solo una prima trance di circa 42 milioni ovvero 21 milioni derivanti da cause che la Regione ha perso e che deve pagare e 16 milioni e mezzo derivanti da acquisti di beni e servizi non previsti in bilancio o di importi superiori a quanto previsto. A queste somme vanno aggiunte more e interessi legali.

L’Ars deve dire se questi debiti sono legittimi e imprevedibili e dunque autorizzare la spesa assumendosi anche la responsabilità dell’eventuale danno erariale che possa derivarne

“Chiederò ai dirigenti regionali di certificare che le somme per debiti fuori bilancio non sono appellabili o transabili. Ognuno si assuma le proprie responsabilità” dice Marianna Caronia, in vista della Commissione bilancio della Assemblea regionale siciliana, che è chiamata ad esprimere il proprio voto su oltre 40 milioni di debiti fuori bilancio, chiarisce che non darà alcun voto “a scatola chiusa”.

Per la presidente del Gruppo Misto, “sulla vicenda dei debiti fuori bilancio che per decine di milioni gravano sui conti della regione, è finalmente venuto il momento della verità, grazie all’impulso che viene dal governo. E’ però necessario che questa operazione di trasparenza venga fatta con accuratezza, innanzitutto per non ripetere errori del passato e non esporre l’amministrazione regionale e chi è chiamato ad assumere decisioni politiche a rischi di ulteriori contenziosi o danno erariale.”

“Chiederò ai dirigenti di fornirci, in modo specifico e dettagliato caso per caso, le motivazioni di ciascun debito- chiarisce Caronia – Su questioni tanto rilevanti per la contabilità e per i bilanci della regione è bene che ciascuno, politica da un lato e burocrazia dall’altro, si assuma fino in fondo le proprie responsabilità in modo consapevole e trasparente”

Per il Presidente della Commissione Riccardo Savona nessun problema per i debiti derivanti da sentenze ma per il reso ” stato chiesto alla Ragioneria generale di fare le verifiche e di segnalare direttamente alla Procura della Corte dei Conti tutti i casi in cui possa configurarsi un danno contabile”.

E fra i debiti contratti ce ne sono tanti la cui situazione giuridica complessa come il debito della Regione nei confronti dell’Inps per i sussidi agli ex Pip. 3 milioni e mezzo non imprevedibili ma neanche inevitabili se non a pena di mettere a rischio la pace sociale. E qui non c’ risposa giuridica certa ma solo risposta politica con tutti i rischi del caso.

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