“Chi afferma che i dipendenti regionali sono troppi non sa di che parla”. Lo ha detto Franco Busalacchi, candidato alla presidenza della Regione del movimento “Noi siciliani con Busalacchi – Sicilia libera e sovrana” nel corso dell’incontro con i suoi ex colleghi del personale dell’amministrazione regionale che si è tenuto nella sala della comunità valdese a Palermo.

“Prima di parlare della Sicilia – ha spiegato Busalacchi – parliamo per esempio di Roma dove per 3 milioni di abitanti e un territorio pari all’isola d’Elba ci sono in servizio ben 23 mila impiegati. E con quali risultati, poi…”.

Il candidato a Palazzo d’Orleans ha poi sottolineato che “la Sicilia ha 5 milioni di abitanti ed è la Regione più grande del paese e quella con competenze più estese. Poche chiacchiere. Sono sicuro che quando saranno definiti i carichi di lavoro ci renderemo conto che gli impiegati e i dirigenti sono di meno di quel che serve e che occorrerà procedere a nuove assunzioni”.

Secondo Busalacchi, una delle soluzioni è “ridare dignità alla dirigenza, compresa quella apicale, attraverso la creazione di ruoli stabili, non soggetti a ricatti e pressioni. Valorizzazione del comparto, che costituisce l’ossatura imprescindibile su cui si regge l’intera amministrazione regionale e identificazione al suo interno di processi di progressione di carriera legati al merito e al possesso personale di profili professionali speciali”.

Quindi il candidato alla presidenza della Regione di “Noi siciliani per Busalacchi” ha illustrato i capisaldi della sua proposta di riforma dell’amministrazione regionale. “Si basa sull’istituzione di due ruoli, – ha spiegato l’ex dirigente generale della Regione siciliana – uno amministrativo, da rinforzare con almeno 500 assunzioni immediate di giovani laureati in scienze giuridiche e amministrative, e uno tecnico, dove convogliare le notevoli professionalità presenti nella amministrazione regionale. Sarà istituita un’unica pianta organica organizzata su base provinciale per fare fronte alle carenze di personale nelle varie province”.

Inoltre Busalacchi ha proposto la “riduzione dell’orario di lavoro a 30 ore settimanali (con una forbice che va dalle ore 7 alle ore 14) ovvero a 120 ore mensili con libertà di organizzazione anche personale della relativa prestazione. E l’istituzione del part time per non più di un terzo del personale in servizio”.
A margine dell’incontro, alla presenza di un notaio, sono state raccolte le firme per la presentazione della candidatura alla presidenza della Regione di Franco Busalacchi e della lista “Noi siciliani con Busalacchi – Sicilia libera e sovrana”.