Ancora non ci credono familiari, parenti, amici e compagni di scuola che Carlotta non c’è più. Un sabato sera in allegria, finalmente, dopo mesi di stop. Poi lo schianto della 600 e il grande dolore. Carlotta Rosano non ce l’ha fatta, morendo in ospedale dopo che l’utilitaria ha finito la sua corsa contro un muro in viale del Fante, a Palermo.

La giovane era una passeggera dell’auto

Carlotta non si trovava alla guida del mezzo che è diventato un ammasso di lamiere accartocciate. La giovane era trasportata. Alla guida c’era un’amica della giovane, rimasta ferita assieme ad altre tre ragazze, tutte giovanissime, condotte all’ospedale di Villa Sofia in gravi condizioni.

L’impatto alle 7 del mattino

Un impatto violentissimo, avvenuto quando erano circa le 7 del mattino. Non sono ancora note le cause dell’incidente, fatto sta che la piccola automobile ha impattato molto violentemente, non dando scampo alla palermitana Carlotta Rosano. Un dolore enorme per la famiglia colpita da un lutto improvviso e ingiusto. Carlotta aveva tutta una vita davanti e seguiva un corso di formazione professionale in un centro palermitano.

Carlotta morta dopo il ricovero

La ragazza è stata portata nel vicino pronto soccorso di Villa Sofia. Per lei, però, non c’è stato nulla da fare e il suo cuore ha smesso di battere. Le condizioni degli altri feriti, trasportati sempre a Villa Sofia, non sarebbero gravi, a breve quindi saranno dimessi.

Indagini sull’incidente

L’utilitaria con cui è avvenuto l’incidente è stata sequestrata e il magistrato di turno, come sempre avviene in presenza di una vittima della strada, ha chiesto che su chi era alla guida venissero eseguiti gli esami per verificare l’eventuale presenza di droga o alcol nel sangue.

Il dolore sui social

Carlotta, come detto, da ottobre seguiva un corso all’Euroform, nella sede di Pallavicino del centro di formazione professionale. Tanti i messaggi di addio su Facebook da parte di chi conosceva la diciottenne. “Vedere questo mi ha distrutta, non me l’aspettavo proprio questa notizia, riposa in pace tesó”, scrive Martina. “Non ci sono parole per descrivere tutto ciò”, sono le parole di Alessandro affidate ai social.

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