Il nostro mondo ha bisogno di “umanisti”, che sappiano leggere il mondo reale e orientarsi nella sua complessità. E i Gesuiti vogliono avere un ruolo nell’educazione di “cittadini del mondo che potranno partecipare alla globalizzazione della solidarietà, della cooperazione e della riconciliazione, una globalizzazione cioè che rispetta pienamente la dignità e la vita dell’uomo e del Creato”.
Quali sono le sfide dell’educazione del futuro? Quale saranno i percorsi formativi più efficaci per permettere ai nostri figli di abitare il mondo che ci attende?
Sarà padre Jose Maria Mesa, segretario mondiale dell’Educazione della Compagnia di Gesù, responsabile di una rete di circa 2000 collegi nel mondo, in più di 60 Paesi, ad affrontare l’importante tema proprio a partire dalla proposta educativa dei Gesuiti.
Padre Mesa è il più autorevole esponente dei Gesuiti nel campo educativo: è stato lui a firmare il protocollo d’intesa del 2014 tra le scuole dei Gesuiti e l’International Baccalaureate Organization-IB di Ginevra, in cui si sottolineano le comuni intenzionalità educative. Padre Mesa parlerà anche internazionalità, aspetto su cui i Gesuiti stanno molto investendo.

“Il coraggio del futuro. Nuovo umanesimo e cittadinanza globale” è il titolo dell’incontro sui grandi temi dell’educazione declinati attraverso i nuovi licei del Gonzaga (liceo classico quadriennale e liceo internazionale IB), che si svolgerà Giovedì, 31 maggio, alle 9,30, nell’Agorà dell’Istituto Gonzaga, in via Piersanti Mattarella 38, a Palermo.

Parteciperanno padre Mesa, Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo, padre Eraldo Cacchione, preside dei Licei del Gonzaga, Carlo Ilotte e Ludovico Grillo Pasquarelli, studenti delle scuole della rete della Compagnia di Gesù, diplomati IB. Modererà il direttore generale del Gonzaga-ISP, padre Vitangelo Denora. Saluti iniziali del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e del provveditore agli Studi, Marco Anello.

Durante la mattinata saranno assegnate le borse di studio per il liceo classico quadriennale e il liceo internazionale IB, promosse in collaborazione con l’Istituto Arrupe e il Centro Astalli e rivolte a ragazzi meritevoli e a basso reddito, provenienti da ogni parte del mondo.

“Gli studi recenti mettono in luce che la complessità attuale e la rapidità dei cambiamenti che viviamo e vivremo richiedono, più che conoscenze tecniche specifiche, le competenze ampie e trasversali di un umanesimo 4.0 – sottolinea padre Denora – quelle cioè di una buona formazione umanista e classica: il pensiero critico, l’orientamento nella complessità, la consapevolezza della propria umanità inserita in un mondo più grande e interconnesso. Non dunque saperi specifici e nozionistici ma criteri di orientamento, di discernimento, per affrontare quel cambiamento che già mette in crisi le tradizionali professioni e i modi abituali di vivere. Questa è la sfida del nuovo umanesimo”. Altra sfida che si impone nello scenario educativo è quella legata alla cittadinanza globale: il Gonzaga aprirà nel prossimo anno scolastico il Liceo internazionale, high school IB nell’ambito del International School Palermo-ISP (sulla base del protocollo di intesa tra le scuole dei Gesuiti e l’International Baccalaureate). “L’ISP, vuole preparare i giovani alla comprensione e il rispetto delle differenze che arricchiscono il pianeta, fornendo loro le competenze per essere cittadini del mondo, per affrontare studi universitari e professioni che li condurranno a relazionarsi con contesti internazionali e interculturali, per portare il proprio contributo personale e responsabile alla costruzione di un futuro di pace e di cooperazione” aggiunge padre Denora.

(foto tratta dal web)