Una trattoria abusiva, allacciata abusivamente alla rete elettrica, che nascondeva un locale adibito alle coltivazione di piante di marijuana. Questa la scoperta della Polizia, a Palermo, in corso dei Mille.

A finire in manette  Vincenzo Urso, 27enne palermitano, pregiudicato, per spaccio e detenzione di stupefacenti e B.F. 25enne per furto di energia elettrica. Il locale è finito sotto sequestro come tutto quel che vi era contenuto al suo interno.

Ad attrarre l’attenzione della Polizia sono stati proprio i due arrestati.  I due alla vista degli agenti che transitavano con una volante nella zona, sarebbero rientrati all’interno di un locale a piano terra davanti al quale si trovavano.
Da qui, la singolare scoperta: l’appartamento interessato era  diventato una trattoria con tanto di tavoli e sedie, barbecue elettrico, botti di vino e fiumi di birra. Il locale conteneva pure un bancone e diversi frigo, all’interno dei quali vi erano stipati alcolici e circa dieci chili di carne in cattivo stato di conservazione, avvolta in buste di plastica.
In un angolo, nei pressi della cucina, un panno per terra ospitava anche un grosso cane.
Durante l’ispezione del locale è stato trovato un varco seminascosto che convogliava in un soppalco, accessibile con una scaletta, utilizzato, precedentemente, come magazzino di stoccaggio ed essiccamento della marijuana, data la presenza di lampade alogene, sistemi di areazione ad hoc appositamente posizionati e numerosi frammenti di carta stagnola. All’interno del locale si percepiva, inoltre, un odore acre, tipico delle droghe leggere.
Sottoposto a perquisizione il locale e le persone presenti sono state sequestrate 7 “stecchette” di hashish, 15 bustine di marijuana e 12 dosi di cocaina.
Il giovane, B.F., gestore del fatiscente locale dedito alla somministrazione di cibo e bevande, oltre ad essere denunciato per il cattivo stato di conservazione degli alimenti, è stato tratto in arresto per furto di energia elettrica, in quanto l’attività era allacciata abusivamente alla rete elettrica pubblica, con un danno medio annuo stimato di circa duemila euro.