“La Commissione Ue modifichi la proposta di Regolamento europeo per il nuovo meccanismo di collegamento dell’Europa post 2020, rafforzando il rilievo della condizione di insularità per Regioni come la Sicilia che pagano un costo insopportabile”.
Così il vicepresidente della Regione siciliana e vicepresidente del gruppo del Ppe, Gaetano Armao, intervenendo stamattina alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni dedicata al parere presentato dalla relatrice Isabelle Boudineau, vicepresidente del Parlamento della Nuova Aquitania.
“Per attenuare i costi di insularità e rafforzare la coesione territoriale ed economico-sociale, la giunta regionale siciliana ha già approvato una specifica delibera di impulso verso il governo nazionale e la commissione europea – ha
proseguito Armao -. Qui proseguiamo un percorso che deve puntare a far divenire i siciliani europei a pieno titolo, a partire dal settore dei trasporti e dalla cosiddetta continuità territoriale. Non é possibile che i costi dell’insularità
in Sicilia, a partire dai trasporti, comprimano i diritti di cittadinanza e danneggino le imprese. Oggi facciamo un passo avanti”.
Il parere ha riguardato la proposta di parere relativa al meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility – CEF) per il periodo successivo al 2020 che stanzia 42 miliardi di euro per la realizzazione di infrastrutture moderne e di elevata efficienza, che contribuiscano all’interconnessione e all’integrazione dell’Unione.
Il Comitato per le Regioni ha così approvato gli emendamenti al parere, sottolineando la necessità di tutelare le Regioni insulari nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia.
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