È stato convocato per il 16 maggio a Roma l’ incontro sulla vertenza Blutec di Termini Imerese (Pa). Lo rende noto la Fiom. Intanto nel pomeriggio a Palermo i sindacati hanno incontrato il prefetto di Palermo Antonella De Miro e l’assessore regionale alle Attività produttive
Mimmo Turano. L’incontro era stato convocato dopo le mobilitazione degli operai ex Fca, che la scorsa settimana hanno occupato l’aula consiliare del Comune per chiedere un intervento delle Istituzioni, dopo la decisione di Invitalia, l’advisor del ministero dello Sviluppo economico, di avviare le procedure per ottenere dalla società del gruppo Metec Stola la restituzione di 20 milioni, una quota dei finanziamenti pubblici destinati alla ripresa produttiva.
All’incontro in Prefettura erano presenti anche i sindaci di Termini Imerese e Trabia. Per la Fiom “la revoca del finanziamento da parte di Invitalia rappresenta un problema serio per il futuro dei lavoratori di Blutec e dell’indotto, licenziati dopo la chiusura delle aziende”. La Fiom esprime “preoccupazione” e chiede garanzie per i lavoratori. Da quando Blutec ha riaperto la fabbrica, solo un centinaio di ex operai su 700 ex Fiat sono rientrati al lavoro, gli altri sono in cassa integrazione, mentre le ditte dell’indotto hanno chiuso e i dipendenti licenziati sono rimasti senza sussidio.
Erano due i progetti ‘ipotizzati’ da Blutec per l’area industriale: uno da 95 milioni di euro riguardava la produzione di componentistica per auto; l’altro da 190 mln di euro la produzione di auto ibride. Il primo aveva ricevuto il vaglio di Invitalia, il secondo no. Intanto, mercoledì, in concomitanza con il vertice ministeriale del prossimo 16 maggio, gli operai torneranno a protestare con sit-in davanti i cancelli della fabbrica ex Fiat a Termini Imerese.
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