Scoppia in lacrime il papà dell’operaio edile di Misilmeri morto in un incidente sul lavoro qualche giorno fa. Non trattiene la commozione ai funerali, né lui, né gli amici di Giovanni Sanci, il 43enne caduto dal tetto di un’abitazione a Misilmeri. Secondo una prima ricostruzione pare che stesse effettuando dei lavori sul tetto, forse per sistemare un’antenna. Sulla bara campeggiano tanti fiori e la sciarpa del Palermo calcio, la grande passione dell’operaio.

Il saluto in chiesa Madre

L’ultimo saluto a Giovanni è avvenuto in chiesa Madre. A presiedere la celebrazione don Rosario Francolino. Durante l’omelia ha voluto abbracciare il figlio di 11 anni per consolarlo. “Hai visto – gli ha detto – quante persone vogliono ben tuo papà? Questa è la più grande eredità che non deve essere dispersa”. A seguire tutti i compagni della scuola calcio dell’11enne sono accordi ad abbracciarlo. Un momento di grande tenerezza, figlia di una comunità che si è stretta attorno al dolore.

Il papà in lacrime

Il momento forse più toccante nel momento in cui ha preso parola il papà della vittima, Pietro Sanci, scoppiato in lacrime durante i funerali dell’operaio. “Scusami per tutto quello che non ti saputo dare” sono state le sue parole. E in quel momento in tutti gli amici e i parenti scorrono le lacrime che rigano il viso. Accanto alle parole di dolcezza de parroco ci sono anche quelle della “rabbia”. “Giovanni si stava guadagnando un pezzo di pane e non ha fatto più ritorno a casa. Anche per i sacerdoti queste celebrazioni sono una dura prova”.

Morto in ospedale

Giovanni Sanci è morto al Trauma Center di Villa Sofia. L’uomo era ricoverato in gravissime condizioni dopo essere caduto dal tetto di un’abitazione mentre stava riparando un’antenna. Inizialmente si era detto che si trovava nei pressi della sua abitazione, ma sono in corso indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Misilmeri e dei funzionari dell’Asp di Palermo per accertare le cause. Potrebbe trattarsi dell’ennesima morte sul lavoro. L’ipotesi che Sanci stesse lavorando in un’abitazione privata. L’uomo era molto conosciuto e tifoso del Palermo tanto che nelle ultime sfide dei Palermo Calcio sono apparsi striscioni “Forza Giovanni non mollare”. Sanci nella caduta aveva riportato diverse fratture e traumi agli organi interni. Le condizioni dell’uomo sono apparse subito molto gravi.

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