Bare a deposito al cimitero dei Rotoli e conferimenti di rifiuti dalla Provincia verso l’impianto di Bellolampo: questi sono due dei principali punti contenuti nell’agenda politica del sindaco di Palermo Roberto Lagalla e su cui il primo cittadino ha fatto il punto a margine della conferenza stampa della presentazione del Villaggio agroalimentare di Coldiretti.

Le bare a deposito ai Rotoli

Secondo gli ultimi dati forniti dagli uffici della struttura di lungomare Cristoforo Colombo, sarebbero circa 1240 le salme in attesa di una degna sepoltura nei depositi e nelle tensostrutture del cimitero dei Rotoli. Un numero cresciuto, seppur di poco, anche durante questi primi mesi di consiliatura guidata da Roberto Lagalla. Qualche spiraglio, comunque, inizia a vedersi. A cominciare dal collaudo della reti anti-caduta massi della parte alta. Documento che consentirà le operazioni di diserbo e di disinfestazione agli operatori Reset, oltre alla possibilità di potere reperire ulteriori posti per inumazione. Una notizia che si affianca alla previsione data dall’assessore ai Servizi Cimiteriali Salvatore Orlando durante la puntata di Talk Sicilia, che ha ipotizzato una possibile rimessa in funzione del forno crematorio entro febbraio 2023.

Numeri, quelli che riguardano il camposanto palermitano, sui quali Roberto Lagalla fa il punto della situazione. “I dati della matematica sono inoppugnabili. Se siamo a 1200 salme, al netto dei feretri che si sono accumulati da sei mesi ad oggi, significa che almeno 350-400 salme sono state sistemate. Questo grazie alla prima riapertura di un campo d’inumazione e all’utilizzo dei primi loculi fuori terra del lotto dei 400 già acquisiti. Si tratta di un problema che non può essere risolto in un giorno. L’importante è aver adottato una strategia ed essere in condizione di diminuire progressivamente questo numero in giacenza“.

Sui conferimenti dalla Provincia

Altro capitolo riguarda la situazione dell’impianto di Bellolampo. Struttura sulla quale una ventina di comuni della provincia attendono di potere conferire i propri rifiuti, dopo i problemi che hanno interessato il plesso di Trapani. Atto sul quale sono state sollevate alcune perplessità durante l’ultima seduta di Consiglio Comunale. Il capogruppo del M5S Antonino Randazzo ha infatti ricordato i crediti vantati dall’azienda Rap proprio a causa degli extracosti sostenuti per i conferimenti esterni.

Un’ordinanza che lo stesso Lagalla definisce “di solidarietà” nei confronti dei comuni della Città Metropolitana. Anche se, chiarisce il primo cittadino, la stessa non potrà essere emenata se non ricorreranno alcune condizioni formali e sostanziali. “Attendiamo due prerequisiti: il primo, la disponibilità del primo lotto della settima vasca, e il secondo, il tonnellaggio esatto e la durata per gli eventuali conferimenti esterni. Restiamo in attesa di altre due condizioni corollario: il parere dell’Asp, già fornito, e il parere dell’Arpa che non è ancora arrivato. E’ chiaro che non firmerò nessun ordinanza contingibile ed urgente se non ci sono queste condizioni.

 

Articoli correlati