Sit-in di protesta dei dipendenti della Latte Puccio di Capaci. L’azienda, che produce mozzarelle da mezzo secolo, il 30 novembre ha aperto le procedure di licenziamento collettivo di 12 lavoratori su 18. Stamattina l’iniziativa di protesta davanti ai cancelli della Latte Puccio, che si trova in via Monsignor Siino, 54, lungo la statale tra Capaci e Carini. I lavoratori sono senza stipendio da settembre.
“Dopo aver usufruito di tutti gli ammortizzatori sociali possibili del quinquennio mobile, con la speranza di un rilancio dell’azienda, adesso è arrivata la batosta per i lavoratori – afferma Renato Aiello, della Flai Cgil Palermo – Il rischio concreto è la chiusura di questo stabilimento, che un tempo dava lavoro a 120 persone. Un marchio storico per il territorio, un caseificio famoso per suoi prodotti, che bisogna proteggere a tutti i costi”.
Il 3 gennaio scade ai lavoratori il contratto di solidarietà, di cui hanno usufruito per 2 anni, e che ha comportato la riduzione del 60 per cento delle ore lavorative. “I dipendenti hanno lavorato per 16 ore a settimana e non percepiscono lo stipendio dal 30 settembre. Rimangono solo sei persone col contratto pieno – aggiunge Aiello – I lavoratori oggi hanno fatto un sit-in pacifico ma sono pronti a intensificare le azioni di lotta. Avevamo chiesto un incontro con l’assessorato al Lavoro, che non ci ha convocati. Sensibilizzeremo l’amministrazione comunale di Capaci, perché si accendano i riflettori su quella che è una delle poche industrie alimentari della zona, che adesso rischia di scomparire”.
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