Anche in Sicilia, come nel resto del Paese, i lavoratori agricoli sciopereranno il 15 giugno per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di categoria e terranno manifestazioni davanti a tutte le prefetture.

La protesta è organizzata dal Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil e segue la rottura delle trattative con le associazioni  datoriali, a cinque mesi dalla scadenza del contratto nazionale di operai agricoli e florovivaisti.

In Sicilia i braccianti interessati al rinnovo del Ccnl sono 150 mila e 30 mila le aziende in cui sono impegnati. I sindacati parlano di “richieste irricevibili” delle parti datoriali, “distanti rispetto alle rivendicazioni della piattaforma sindacale”. Flai, Fai e Uila contestano ad esempio la richiesta di abolizione del limite di orario giornaliero “con tutte le sue implicazioni anche previdenziali, in un settore ad alta frammentazione e dalle esigue dimensioni aziendali, specie in Sicilia”.

Altro punto critico rilevato è l’introduzione di un salario minimo aziendale “richiesta- scrivono in una nota i segretari regionali Mannino, Manca e Marino – che confligge con l’attuale struttura salariale”. I sindacati chiedono anche norme per frenare “ il dilagante fenomeno di esternalizzazione della manodopera senza adeguata copertura contrattuale che tra l’altro in Sicilia è un fenomeno assai esteso nelle campagne di raccolta delle cosiddette cooperative senza terra”.

E chiedono che il negoziato affronti “questioni che non hanno ricevuto la considerazione che meritano come l’aumento salariale, il recepimento di norme della legge 199 come quelle sul trasporto e sul collocamento, il riferimento alla rete agricola di qualità, i nuovi strumenti di welfare, il rafforzamento dei diritti individuali e sindacali.

“Nostra volontà- scrivono Mannino, Manca e Marino- è quella di chiudere la trattativa
firmando un contratto forte, equilibrato e degno di un settore strategico per il Paese e per la nostra regione. Finora- specificano-abbiamo riscontrato un atteggiamento nelle parti datoriali
che mette a rischio il consolidamento dei diritti e la qualità del lavoro, specie in Sicilia viste le caratteristiche del settore in questa regione”.

I sindacati annunciano per i prossimi giorni volantinaggi nei luoghi di lavoro. “Con questo rinnovo- concludono i tre segretari- i lavoratori dovranno vedere riconosciuti la propria dignità e i propri diritti”.