Senza sussidio e quindi e senza un reddito. Ancora una volta un altro dramma del lavoro. Stavolta ad essere coinvolti sono circa 2900 ex Pip della provincia di Palermo e di conseguenza anche le loro famiglie. Si tratta dei lavoratori ex Emergenza Palermo e Piani Inserimento Professionale. Lavorano nelle questure, scuole e negli assessorati percependo un sussidio. Per problemi burocratici tra Inps Palermo e Inps Roma, stando a quanto riferito dalla Fisascat Cisl, gli stipendi non vengono erogati. Una situazione in molti punti anologa a quella denunciata sempre su questo giornale relativamente al pagamento degli stipendi per gli Asu.
Infatti è proprio l’Inps ad effettuare i bonifici dopo che la Regione ha assicurato la copertura. A denunciare questa situazione a Blog Sicilia è proprio la Fisascat che si sta occupando della vicenda. “Siamo intervenuti a tutti livelli, assessoriale e con l’Inps, per sbloccare questa situazione – spiega Mimma Calabrò segretario regionale della Fisascat Cisl -. Quello che chiediamo che venga assicurato il sussidio. Chiediamo la proroga fino al 31 marzo la proroga della convenzione con l’Inps ma da aprile chiediamo che i pagamenti vengano effettuati direttamente dalle casse regionali. Ciò consentirebbe oltretutto un cospicuo risparmio per la stesse casse regionali di oltre duecentomila euro”.
Sul tavolo c’anche, o meglio rimane la questione della stabilizzazione di queste persone da 18 anni nel precariato più assoluto. “Chiediamo al Governo regionale – conclude la Calabrò – che si costituisca un tavolo confronto perchè questi lavoratori non siano più terra di conquista per avventurieri della politica ma che finalmente si faccia un ragionamento sano e costruttivo sulla loro stabilizzazione. Siamo pronti a scendere in piazza qualora non abbiamo risposte sui diversi fronti della vicenda”.
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