Il servizio si focalizzava sull’uso di un software per l’elaborazione automatica delle buste paga  affidato a una ditta esterna dal 2015.  Sembrerebbe che i dipendenti deputati allo svolgimento del servizio non abbiano, a dire di Striscia la Notizia, le competenze necessarie all’utilizzo tale software.
“Non vogliamo entrare nel merito della questione ma registriamo, ancora una volta, con rammarico l’ennesimo attacco rivolto ai dipendenti Reset che vengono beffeggiati, con arguta ironia, in spregio alla dedizione e all’abnegazione con cui svolgono utili servizi alla cittadinanza” – dichiara Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Palermo Trapani.

 

“Da tempo chiediamo all’azienda l’esigibilità degli accordi sottoscritti, l’internalizzazione del servizio buste paga e l’ampliamento dei servizi. Abbiamo richiesto un incontro urgente all’azienda – conclude la sindacalista – per entrare nel merito delle questioni convinti che la società abbia il dovere non solo di razionalizzare le economie ma anche di valorizzare le professionalità che di certo può trovare al suo interno, in modo da fugare ogni attacco strumentale rivolto ai lavori”.