Un patrimonio sommerso portato alla luce per l’intera popolazione siciliana. Sono più di 20.000 i reperti, molti dei quali risalenti al VI e V secolo a.C., che oggi raccontano la  vita e la morte nelle antiche colonie greche della Sicilia. Un tesoro archeologico emerso durante i lavori di raddoppio della linea ferroviaria Palermo-Messina, precisamente lungo la tratta Fiumetorto–Ogliastrillo, che ha portato alla luce la più vasta necropoli greca mai scoperta sull’isola: quella della città di Himera.

“Il futuro dei beni culturali in Sicilia lo vedo benissimo, come dimostrano questa mostra e la collaborazione tra Regione, sovrintendenza, Ferrovie dello Stato e tutto il complesso di architetti, ingegneri, studiosi e responsabili delle istituzioni che stanno rendendo un grande servigio culturale in una terra che comincia a viaggiare più veloce, ammoderna sempre di più le sue infrastrutture e lo fa nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio e delle stratificazioni storico-culturali” ha commentato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

La mostra “Himera dagli alti dirupi”

La mostra “Himera dagli alti dirupi. Un viaggio nella necropoli svelata dal raddoppio ferroviario”, inaugurata oggi, 10 giugno 2025 nella stazione di Palermo Centrale, rende ora accessibile al grande pubblico una selezione di questi reperti, custoditi e valorizzati grazie all’impegno del Gruppo FS Italiane, in particolare attraverso Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Italferr, in collaborazione con il Parco Archeologico di Himera, Solunto e Iato e l’associazione del Terzo Settore Archeolog ETS.

“Oggi con questa mostra si sta portando avanti un progetto, una visione, un’attenta programmazione che vede: da una parte un lavoro straordinario fatto da Rfi, dalla regione Sicilia e dalle infrastrutture e dall’altra parte un lavoro importante di valorizzazione e fruizione e tutela del nostro patrimonio culturale – ha dichiarato Francesco Scarpinato, assessore Beni culturali e Identità siciliana – Il mio più vivo plauso va al parco Archeologico di Himera che ha sposato questa mostra in pieno e ha posto in essere un’attività  finalizzata  a fare incontrare il progresso alle nostre radici”

Mostra gratuita fino al 10 novembre

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 10 novembre 2025, all’interno della Sala Reale e della sala adiacente della stazione, spazi messi a disposizione da GS Retail. Si tratta di un’occasione rara per osservare testimonianze millenarie provenienti da oltre 9.500 tombe della necropoli occidentale di Himera, un sito che si estende per ettari e che ha restituito corredi funebri di grande valore culturale e antropologico: anfore, oggetti votivi, armi, ornamenti e resti umani che raccontano riti, stratificazioni sociali e scambi culturali della Sicilia greca.

“Ferrovie dello stato è sensibile a tutti gli eventi culturali per valorizzare il sistema ferroviario in un’armonia stringente con l’ambiente e con le risorse antropiche  e archeologiche e storiche – ha detto Dario Lo Bosco, amministratore delegato di Italferr – devo ringraziare il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, l’assessore Scarpinato e le sovrintendenze che con Archeolog, la società che ferrovie dello stato italiane ha creato e con rete ferroviarie italiane. C’è insieme a me il direttore nazionale degli investimenti Menta che è riuscito a dare un cambio di passo per regalare sul territorio siciliano questa mostra fantastica”.