I mafiosi di Passo di Rigano, il cui clan è stato sgominato due giorni fa, con l’operazione “New Connection” che ha aperto le porte del carcere a 19 persone, si sentono attaccati ingiustamente dai giornali e dall’opinione pubblica.

Sono soprattutto le donne delle famiglie mafiose ad essere irritate per quanto leggono o sentono, ed hanno voglia di difendersi in tutte le sedi opportune, se è il caso anche in tv.

Lo confermano alcune intercettazioni degli inquirenti riportate dal Giornale di Sicilia.

Le donne dei boss, riunite un pomeriggio a casa di Rosa Crivello, moglie di Tommaso Inzerillo sono più che mai convinte che bisogna “chiamare Barbara D’Urso”.

Le intercettazioni riguardano, oltre a Crivello, anche Giu­seppina Spatola, sorella di Giusep­pe (proprio colei che propone di chiamare la popolare conduttrice di Canale 5), ma anche Antonia In­zerillo, figlia di Tommaso.

E’ Antonia Inzerillo ad affermare: “È impossi­bile che ogni secondo “Inzerillo, In­zerillo, Inzerillo!”». E Spatola chie­de: «Ora che hanno scritto?», Inze­rillo replica: «Di nuovo oggi, lo hanno fatto vedere al panificio qua giù… Raidue… Non lo hai visto, tutti i gior­ni, ieri, oggi?».

Giuseppina Spatola non ne può più, e propone alle donne presenti la propria idea: “Ora dimmi tu, vedi, sbagliamo noi perché non ci difendiamo… C’è da chiamare a Barbara D’Urso e ti giuro, Rosuccia, di andarci in televisione e dire: “Ma pure noi siamo per la legalità!”».

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