Meraviglia e stupore, per uno spettacolo senza tempo dove magia ed emozione sono le parole d’ordine. Grande successo per gli spettacoli del Royal Circus, fondato dalla famiglia italiana Dell’Acqua nel 1983, che si trova attualmente a Palermo, in via dell’Olimpo, dove resterà fino al 29 gennaio, con due spettacoli, uno pomeridiano e uno serale.

Divertimento assicurato senza dimenticare l’attenzione ai meno fortunati: non a caso ieri sera sotto il grande tendone del Royal Circus è andato in scena uno spettacolo dedicato ai minori svantaggiati che hanno trascorso ore di piacevole svago ammirando a bocca aperta le tante attrazioni proposte.

Soddisfatta Simona Lo Presti, assistente sociale della cooperativa New Life: ” Siamo qui per favorire l’integrazione di questi bambini e ragazzini, è importantissimo che sentano il calore e la vicinanza del territorio in cui ci troviamo”.

Entusiasta anche Denny Montico, responsabile del benessere degli animali del Royal Circus: ” Siamo tornati a Palermo finalmente dopo tanto tempo, e abbiamo voluto che fosse la nostra tappa principale delle feste natalizie.
Questa città ama il circo, c’è sempre tanta gente che vuole venirci a trovare.
Quello di Palermo è un pubblico intenditore di spettacoli circensi, e non abbiamo voluto deluderli. Abbiamo preparato uno spettacolo di tutto rispetto, pur mantenendo la tradizione circense classica, quindi quella del circo equestre, cioè il circo con gli animali ma anche decine di altre attrazioni che hanno vinto festival internazionali.
Per noi gli animali vengono al primo posto: infatti i nostri non eseguono esercizi ma una sorta di défilé di moda all’interno della pista, dove tutti li possono ammirare, farsi i selfie. I nostri animali sono nati e cresciuti all’interno del circo, non sono rapiti dai loro paesi d’origine. Godono di ottima salute. Il benessere degli animali è il fiore all’occhiello del Royal Circus”.

Un ritorno in Sicilia, dicevamo, dopo ben 25 anni. Lo spettacolo del Royal Circus, visto da oltre un milione di spettatori di cinque continenti diversi, è portato avanti da un gruppo di giovani artisti, quasi tutti cugini fra di loro, e vanta premi e partecipazioni a realtà mondiali del settore come il Festival Internazionale del Circo di Monte-Carlo, il China Wuqiao International Circus Festival e Le Festival di Massy in Francia, nonché al Festival Internazionale del Circo – Città di Latina.

Il “più grande spettacolo del mondo”, come si intitolò la famosa pellicola del 1952 con Charlton Heston, è allestito sotto un tendone moderno e confortevole, con luci e audio all’avanguardia, e porta in scena un corpo di ballo, ed un cast di trapezisti, acrobati, equilibristi, giocolieri, clown. Tra i numeri più particolari, la Carica dei 101, da Las Vegas, con cani di 30 razze diverse e, in esclusiva dal Brasile, i motociclisti del “globo della morte”. Ben 100 gli animali del Royal Circus: leoni e tigri, cavalli, dromedari, zebre, watussi, cammelli, lama, giraffe, bisonti, coccodrilli, cani dalmata, foche, tartarughe giganti, pinguini e anche un mastodontico ippopotamo.

La famiglia Dell’Acqua, titolare del circo, porta avanti rigorosi controlli sugli spazi a loro riservati, sulla pulizia e sul loro benessere; tutti gli esemplari vivono in perfetta simbiosi con l’uomo. Inoltre per la stessa storia del circo, rinato dalle sue ceneri dopo un bombardamento che ha sterminato parte della famiglia, nel 1943, in ogni nuova città il Royal Circus porta anche il proprio contributo per donare un sorriso a chi sta vivendo la propria battaglia.

Fra gli anni ‘30 e’40 il circo fu fondato da Alberto Dell’Acqua, figlio del capostipite Arnaldo, un ginnasta lombardo, con il nome di Circo Impero, ebbe notevole successo, fin quando arrivò la terribile tragedia. Il 31 dicembre 1943, mentre il circo si trovava ad Ortona, la compagnia fu spostata dalle autorità militari per motivi di sicurezza a Chieti che, invece, venne bombardata. Morirono la moglie Berta e cinque degli otto figli Adis, Rosanna, Franca, Minnie e Loris. Si salvarono soltanto Marcello, ancora nello staff, Oscar e la piccola Adriana che fu salvata grazie alla protezione del corpo della madre che la stava allattando. L’intero complesso circense fu distrutto dalle bombe. Questa storia commosse l’Italia tanto che il noto illustratore Walter Molino vi dedicò una tavola nella “Domenica del Corriere”. Dopo qualche anno, rinacque con il nome “Circo delle sorelle Dell’Acqua” e poi, nei primi anni ’80, l’attuale denominazione Royal Circus. «Conosciamo il dolore e, per questo, vogliamo donare un sorriso» ha commentato Elder Dell’Acqua.
Costi, riduzioni e altre informazioni sulla pagina Fb www.facebook.com/Royal-Circus-464562437028009/, sul sito www.royalcircus.net o al 348/3161277 e 334/9691187.

(foto Kabir Nico Della Calce e Marcella Chirchio)