Il popolo delle sardine oggi pomeriggio si è ritrovato a Palermo, circa quattromila le persone che hanno preso parte alla manifestazione. Piazza Verdi è diventata scenario della manifestazione palermitana del movimento che partito da Bologna sta raccogliendo consensi e plausi da ogni parte Italia. Parole d’ordine no ad appartenenza politica sì a contrasto di ogni forma di odio e intolleranza.

“Populisti, la festa è finita”. Lo grida Chiara Puccio, una delle “sardine” sbarcate a Palermo. Questo è l’esordio del movimento in Sicilia che dice basta alla comunicazione politica aggressiva. “Avete rovesciato odio e bugie, mescolando verità e menzogne”, incalza Chiara. “Ma ora la corda, troppo tesa, si è spezzata. Non c’è bisogno che venite a liberarci. Siamo noi a doverci liberare della vostra presenza ossessiva”.

C’è anche il sindaco Leoluca Orlando e i componenti della giunta comunale, scesi in piazza per promuovere i valori che fanno capo alla manifestazione.

“Come Bologna, Palermo non si lega”, è lo slogan degli studenti universitari del Coordinamento UniAttiva che abbraccia il movimento delle sardine nato nel capoluogo emiliano. Una grande folla di adulti, giovani e famiglie dalle prime ore del pomeriggio sta affollando la piazza, adesso gremita.

“In quanto studenti, in quanto giovani, in quanto cittadini, non possiamo accettare di vedere nuovamente diffondersi il clima di odio e inumanità che rischia di diventare predominante nel nostro Paese”, afferma il coordinatore dell’associazione universitaria, Gabriele Scalia, d”vogliamo vivere la società che meritiamo, una società senza frontiere, senza confini, senza diseguaglianze e prevaricazione di alcun genere”.

Il movimento non caccia indietro la politica ma con Leandro Spilla attacca quella che in tv espone il suo volto peggiore della rissa e dello scontro. “Noi reclamiamo la politica del confronto vero e dei valori. E siamo qui per dire che consideriamo la diversità una ricchezza. Finora c’è stata una narrazione aggressiva. Invece abbiamo bisogno di una politica che sappia prima di tutto ascoltare le ragioni degli altri”.

Sulla folla sventolano le bandiere del Pride e sardine variopinte  di cartone con scritto “Palermo non si lega”, “Tante sarde non fanno un banco”, “Palermo non abbocca” e “sarde si nasce e io sicuramente lo nacqui”.  A far da sfondo la canzone “Bella Ciao”.