Non solo raccolte e invii di generi di prima necessità per le popolazioni che hanno dovuto lasciare in fretta e furia le proprie città e le proprie case, ma anche e soprattutto accoglienza per il popolo ucraino. Anche Federazione Italiana Scuole Materne aderisce alla sollecitazione al massimo impegno di accoglienza delle bambine e dei bambini ucraini dell’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla, e del direttore Generale dell’USR Stefano Suraniti, che rende effettivo anche lo stanziamento dei fondi ministeriali destinati al progetto di prosecuzione del percorso scolastico dei bambini in arrivo nella nostra isola.
Fondi per le scuole che accolgono
Ai fondi statali si aggiungono ulteriori risorse rese disponibili dalla Regione Siciliana, da destinare alle scuole della Sicilia che accoglieranno la popolazione scolastica Ucraina esodata, da utilizzare per l’implementazione di attività di accoglienza formative quali: mediazione linguistica, supporto psicologico, acquisto di materiale ludico-didattico e diversificazione di attività laboratoriali pomeridiane, per restituire una normalità e una routine quotidiana fondamentale per il benessere dei bambini in età scolare.
Le armi della generosità
Federazione Italiana Scuole Materne si occuperà di accoglienza per quelle donne che fuggono dalla guerra, lasciandosi alle spalle la disperazione e gli uomini di famiglia trattenuti al fronte, con loro spesso bambini, qualche volta addirittura in viaggio soli verso un futuro incerto. “In quel futuro – si legge in una nota – anche l’Italia, con la sua generosità fatta di alloggi, affidi e una solida rete scolastica integrata pronta a rispondere ad una simbolica chiamata alle armi. Che sono le armi della generosità.
Aderiscono 500 scuole
I servizi scolastici ed educativi della FISM, 500 scuole dell’infanzia e asili nido, che hanno già manifestato concretamente solidarietà al popolo ucraino mediante la forte adesione alla campagna di raccolta solidale, sono pronti a dimostrare, altrettanto fattivamente, ulteriori sentimenti di fratellanza. “Auspichiamo – dice il presidente regionale Dario Cangialosi – che anche nei servizi educativi possa essere attivata ogni opportunità di azione e organizzazione per garantire alle bambine e i bambini accoglienza e inclusione in Sicilia”.
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