“Caro Saverio Romano, dalle Tue parole emerge un alto senso delle Istituzioni. Lasciami dire, però, che per apprezzare fino in fondo una simile presa di posizione occorrerebbe che alle dichiarazioni sui social faccesse seguito una formale, palese, immediata e irrevocabile presa di distanze Tua e del mondo che rappresenti dalla maggioranza che sostiene Musumeci. Perché non c’è niente di più vero della Tua frase ‘i comportamenti valgono più di mille parole’.
Non posso che darti ragione. E poiché credo e conosco la Tua serietà, so che sarai il primo a dare l’esempio”. Così Carmelo Miceli già intervenuto ieri sulle parole del Governatore Musumeci sulla sospensiva del Tar, torna sull’argomento attraverso i social prendendo spunto dalle scuse via facebook all’indirizzo dei giudici amministrativi, fatte dallo stesso Romano.
Non si fa attendere la risposta del leader di Cantiere Popolare: “Carissimo leggo con piacere il tuo commento al mio post. Sai che ti stimo e quindi mi prendo una licenza, quella di dirti che sei troppo giovane ( beato te ) per ricordare gli anni in cui gli zii ed i cugini di Salvini mostravano il cappio in parlamento a sostegno di un’azione giudiziaria,almeno discutibile , che apriva la stagione del conflitto tra magistratura e politica, non ancora conclusa. Costoro oggi si sono convertiti al garantismo( meglio tardi che mai )hanno il vento in poppa e chiedono di guidare il centrodestra con la complicità dei moderati silenti e arrendevoli – continua -. Mi batterò ancora affinché il centro destra sia il posto dei moderati, non lascerò brindare chi pensa di avere conquistato il nostro campo facendo leva sul disagio della gente e sulle facili provocazioni. Non lascerò trionfare guitti e camerieri, il mio posto è dentro la foresta dell’ultimo giapponese, popolare, liberale e riformista. Anche perché, fuori dalla foresta c’è una contraddizione alla quale, voi del PD, non avete saputo o voluto sottrarvi, restando al governo con coloro che dovevano cambiare l’Italia ed invece la stanno uccidendo, prima con Salvini, ed adesso con il vostro sostegno e la vostra collaborazione”.
Ed è controreplica di Miceli: “Caro Saverio Romano, una persona attenta come Te sa perfettamente che, se il PD non fosse entrato al governo, quei Sovranisti contro i quali – fortunatamente – hai deciso di batterti avrebbero acquisito il potere di sfregiare irrimediabilmente il volto umano dell’Italia, facendone un terra xenofoba, intollerante e disumana – sottolinea -. Sarà la mia giovane età, ma rimango convinto che avere contributo a impedire che ciò accadesse, avere contribuito a non consegnare il paese a Salvini, alla Meloni e a quei “guitti” di cui parli, vale molto di più del prezzo pagato per colpa di tante, oggettive, contraddizioni. E poiché dalle Tue parole continua ad emergere una certa sofferenza nel vedere la Sicilia in mano a Sovranisti di second’ordine, con la testardaggine propria dei giovani, ribadisco: non è forse il momento che Tu chieda pubblicamente ai moderati, a chi si dice di estrazione cattolico-cristiana, a chi continua ad avere senso delle Istituzioni, di liberare adesso la nostra terra da Musimeci?
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