Non uno, ma tanti pensieri uniti per ricordare Pina Maisano Grassi a tre anni dalla sua scomparsa.
Un ricordo accorato che giunge dalle associazioni antiracket e antiusura aderenti a SOS Impresa – Rete per la Legalità e al Coordinamento Siciliano di Rete per la Legalità, rappresentati rispettivamente dal presidente Luigi Cuomo e dal coordinatore Pippo Foti.
«Pina Maisano Grassi, moglie di Libero, ci ha lasciati il 7 giugno del 2016, consegnando non solo a noi ma a ogni cittadino l’eredità di un impegno civile che lei stessa ha assunto dopo l’uccisione del marito. L’abbiamo conosciuta nel ’93 e, da quel giorno, non siamo mai mancati all’ appuntamento annuale in memoria di Libero, il 29 agosto in via Vittorio Alfieri. Anno dopo anno abbiamo imparato a conoscerla e a volerle bene, era un riferimento per il suo impegno e la sua gentilezza».
Un pensiero che rappresenta pienamente le tante associazioni che afferiscono a SOS Impresa e che in Sicilia si stanno ritrovando attorno a un progetto di rete che possa e voglia garantire percorsi di legalità e riscatto comuni.
«Ricordo come fosse ieri – afferma l’avv. Fausto Amato, responsabile nazionale dell’ufficio legale di “SOS Impresa – Rete per la Legalità” – quando l’accompagnai alle 16, in un Palazzo di Giustizia deserto, a trovare Maurizio De Lucia per festeggiare: il giorno prima era stato arrestato Bernardo Provenzano. Maurizio era raggiante e ci ha spiegato i dettagli della cattura. Una cosa che mi è rimasta impressa in mente era la distanza – 4 km!!! – a cui la Polizia aveva piazzato la telecamera con cui spiava i movimenti di Provenzano a Montagna dei Cavalli. Una videocamera potentissima, piazzata dentro un albero, a cui la Polizia andava a ricaricare le batterie durante la notte. Pina era felice, la sua energia contagiava».
Impossibile, per chi l’ha conosciuta, non percepire questa sua carica, una voglia di giustizia che trasmetteva con grande forza soprattutto ai più giovani. Il suo è sempre stato un messaggio di speranza e coraggio, lo stesso di quanti – prima Libero, ma poi fortunatamente tanti altri dopo di lui – hanno sempre lottato per un ideale superiore di legalità e giustizia.
Il ricordo delle associazioni sottolinea come i buoni messaggi, le buone azioni, non vengono dimenticate, così come la voglia di pulizia e di libertà dal giogo mafioso continua a vivere e respirare attraverso l’impegno quotidiano di chi non ha mai smesso di lottare.
«Per noi – si conclude così il ricordo che porta la firma di SOS Impresa – Rete per la Legalità e del Coordinamento Siciliano di Rete per la Legalità – è stata un simbolo e un modello della Sicilia onesta migliore e bella. È stata una persona speciale Ti ricordiamo sempre, tutti … Ciao Pina».
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