Le Associazioni scendono in campo in difesa del patrimonio culturale e paesaggistico, insieme agli Ordini degli Architetti, uniti in un fronte unico per dire “no” al disegno di legge sui beni culturali “che mortifica le Soprintendenze e stravolge le norme sui piani paesistici”.

Al disegno di legge sulle disposizioni in materia di Beni culturali e di tutela del paesaggio, in esame in V Commissione Cultura dell’ARS, si oppone un largo fronte di associazioni ambientaliste e in difesa del patrimonio culturale e paesaggistico e gli Ordini degli Architetti di Palermo e Catania, per dissentire contro uno strumento normativo che “mira a depotenziare le Soprintendenze e cancellare di fatto la tutela paesaggistica”.

Per gli ambientalisti si tratta di un tentativo di riforma legislativa “caratterizzata da un sostanziale analfabetismo non solo della normativa nazionale di settore, ma anche di quella regionale”.

Alla Conferenza, promossa dalla storica dell’arte e giornalista Silvia Mazza, che si terrà l’11 giugno a Palermo, alle ore 17, presso la sede del circolo ‘ARCI Tavola Tonda’, ai Cantieri Culturali alla Zisa, hanno già confermato il loro intervento l’ANA, l’Associazione Nazionale Archeologi; la CIA, Confederazione Italiana Archeologi; Italia Nostra; Mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali; la Legambiente Sicilia; Amici dei Musei siciliani; il Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni; Zero Waste Sicilia; il WWF Sicilia; Comitato Rodotà Beni Pubblici e Comuni Sicilia; Centro Consumatori Italia; l’Associazione ‘Un’Altra Storia’; Arci Sicilia; Sicilia Antica; il Museo internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”; l’Associazione Articolo 9; Fa’ la Cosa Giusta! Sicilia; Associazione BCsicilia; Associazione Culturale ‘La’ Civetta di Minerva’; Associazione Bianchi Bandinelli di Roma e l’Associazione nazionale Assotecnici, oltre agli Ordini degli Architetti di Palermo e Catania.

L’incontro, coordinato dal giornalista Giuseppe Bianca de ‘La Sicilia’, è aperto a tutti coloro che vogliono dire la propria opinione su questo ennesimo tentativo di colpire gli strumenti e le norme di tutela e salvaguardia del nostro patrimonio culturale. L’Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, invitato ha fatto sapere che non interverrà, mentre Luca Sammartino, presidente della Commissione Beni culturali dell’ARS e primo firmatario del disegno di legge, non ha risposto.

L’assessore Samonà interviene tuttavia con una nota sul ddl di riforma dei beni culturali definendolo “inadeguato”.
Scrive infatti l’assessore: “In merito ai contenuti del testo, il Governo regionale apprezza le buone intenzioni ma rileva che il disegno di legge – come riferito dal funzionario delegato alla scorsa riunione della V commissione Ars – risulta superato sotto molteplici aspetti: sia perché non tiene conto della recente riorganizzazione dell’Assessorato dei Beni culturali e delle disposizioni in materia di norme sui parchi, sia perché non affronta e risolve i reali nodi che rallentano l’azione amministrativa, sia ancora perché lascia irrisolti i problemi che coinvolgono settori e segmenti dove si annidano ritardi e ristagni. Per non parlare del tema delle sovrintendenze, che tante perplessità suscita fra gli addetti ai lavori.
Il Governo sta già lavorando a un proprio Ddl che sarà presentato già nelle prossime settimane e assicuriamo di tenere alta la guardia in merito ad eventuali derive che preoccupano tanti ma che impediremo, con interventi e strategie mirate”.

Articoli correlati