Prosegue il confronto del governo Schifani con i sindacati sulle proposte in materia economica che riguarderanno la legge di stabilità 2024-26 e la valorizzazione del personale dipendente della Regione. Dopo la riunione di martedì 19 settembre con Confindustria Sicilia e con i rappresentanti delle categorie produttive, il presidente della Regione Renato Schifani, con l’assessore all’Economia Marco Falcone, ha incontrato a Palazzo D’Orleans i segretari confederali regionali di Cgil, Cisl , Uil, Ugl, Cisal.

All’ordine del giorno i seguenti temi: stabilità finanziaria dei Comuni, misure di sostegno all’occupazione, agevolazioni fiscali per i contribuenti e riduzione della tassa automobilistica regionale, stanziamenti per i teatri, contributi alle famiglie per il caro mutui, crediti agevolati alle imprese.

Un secondo incontro, a cui ha preso parte anche l’assessore alla Funzione pubblica Andrea Messina, si è svolto con le sigle sindacali Cisl Fp, Cgil Fp, Uil Fp, Ugl, Cobas Codir, Sadirs, Siad Confintesa sulla riclassificazione dei dipendenti della Regione e il rinnovo contrattuale.

Schifani “Dialogo franco ma sereno”

“Nel corso di queste riunioni – ha detto Schifani – registriamo un clima sereno e proficuo, grazie anche all’impostazione che abbiamo dato alla prossima finanziaria. Da un lato c’è una chiara impronta liberale che si fa carico delle aspettative dei ceti produttivi, dall’altro un forte impegno in ambito sociale per non lasciare indietro nessuno nella fase di instabilità economica che viviamo. Il dialogo franco ma sereno è utile a rendere l’intervento della Regione nell’economia sempre più efficace e in sintonia con lo scenario dell’isola”.

Falcone “Garantire servizi esistenziali e stabilità dei conti”

“Garantire i servizi essenziali e la stabilità dei conti – ha ribadito l’assessore Falcone – è il primo obiettivo della manovra. Da qui discendono i diversi interventi tesi a garantire la tenuta sociale dell’Isola, mettendo in sicurezza le famiglie e sostenendo il più possibile il lavoro. Particolare rilievo assumeranno le misure sui mutui e nel campo dell’assistenza sociale alle fasce più fragili. Intendiamo destinare inoltre maggiori risorse alle esigenze di riordino contrattuale del personale della Regione, dando seguito ad aspettative presenti da anni”.

Messina “Garantire risorse finanziarie per contratto collettivo”

“L’incontro di questa mattina con le rappresentanze sindacali dei lavoratori della Regione – ha dichiarato l’assessore Messina – è un preciso segno della volontà del Governo di garantire le risorse finanziarie che permetteranno la sottoscrizione del contratto collettivo 2019-2021. Contestualmente stiamo finanziando interventi di welfare finalizzati anche alla sottoscrizione di una polizza sanitaria che copra tutti i dipendenti regionali”.

I sindacati “Nostre richieste accolte non sono ammessi più ritardi”

“Apprezziamo che il Governo si sia impegnato a mettere in piedi una proposta per superare gli attuali vincoli finanziari che non permettono la riclassificazione di tutto il personale. Positivo anche l’impegno a rispettare un cronoprogramma che prevede uno scadenziario preciso per arrivare alla nomina dell’Aran, ai rinnovi dei contratti di comparto e dirigenza e alla riclassificazione e legislazione vigente. Su tutto però occorre accelerare”. A dichiararlo sono i rappresentanti sindacali di Cgil Fp, Cisl Fp, Cobas Codir, Sadirs, Siad Csa, Ugl e Uil Fpl alla conclusione della riunione in cui gli esponenti del governo hanno presentato le disposizioni della manovra dedicate ai dipendenti regionali. “Il rispetto degli impegni assunti oggi dal governo non è più rinviabile”, aggiungono.

Durante la seduta gli esponenti del governo si sono impegnati a fare sì che si possano superare gli attuali vincoli affinché si possa ottenere una riclassificazione per tutto il personale rispetto all’attuale limite di spesa dello 0,55 del monte salari del 2018 per la riclassificazione. Per questo risultato occorrerà attendere. Mentre già in manovra, questo è l’impegno di Palazzo D’Orleans, verranno stanziate le risorse per la riclassificazione (nel limite consentito), per l’aumento del salario accessorio e i 28 milioni per la copertura degli aumenti contrattuali 2019/2021 concernenti gli arretrati relativi all’annualità 2023. Novità di quest’anno sarà un milione di euro dedicato al welfare.

A fronte della forte penalizzazione del personale dipendente regionale sia del comparto che della dirigenza, i sindacati hanno chiesto interventi di vario livello: la riforma dell’intera macchina amministrativa della Regione, una riforma della dirigenza con il superamento della terza fascia, che i dipendenti del contratto 2 possano chiedere l’anticipazione della buonuscita e l’applicazione di Quota 103 per i pensionamenti, la velocizzazione dei tempi di elaborazione delle pensioni definitive e la velocizzazione dei tempi di erogazione del trattamento di fine rapporto.

Cgil, Cisl e Uil Sicilia “Priorità da affrontare in attesa del testo”

“Apprezziamo la disponibilità al dialogo. Occorre approfondire tutti i temi e ci riserviamo di farlo non appena avremo il testo integrale. Abbiamo messo in evidenza al governo alcune questioni
che vanno affrontate e sulle quali ci aspettiamo risposte: tra queste il tema generale dell’occupazione, dei precari della pubblica amministrazione e della tutela dell’ambiente. Sarà nostra cura fare pervenire all’esecutivo tempestivamente le nostre osservazioni dopo avere analizzato il testo, per il prosieguo del confronto ”. Lo scrivono in una nota congiunta Francesco Lucchesi, segretario confederale Cgil Sicilia, Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl regionale, Luisella Lionti, segretaria generale Uil Sicilia e Ignazio Baudo, segretario confederale Uil regionale, dopo l’incontro col presidente della Regione, Renato Schifani e l’assessore all’economia Marco Falcone.

Cisal “Si sostengano famiglie e imprese”

“La Finanziaria, presentata questa mattina dal presidente Renato Schifani ai sindacati, contiene importanti misure a sostegno delle famiglie e delle imprese: chiediamo al Governo e alle forze parlamentari di incrementare il più possibile i fondi destinati a contrastare il caro-vita che erode il potere di acquisto dei lavoratori”. Lo dicono Nicolò Scaglione e Giuseppe Badagliacca a margine dell’incontro di questa mattina fra il presidente Renato Schifani, l’assessore all’Economia Marco Falcone e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal.
“Si è trattato di un momento di confronto positivo e utile – continuano i sindacalisti – che ha consentito alle forze sociali di apportare un contributo al dibattito dei prossimi giorni. La Finanziaria deve rappresentare un punto di svolta per la Sicilia e per questo ci aspettiamo che i fondi disponibili si concentrino su poche ma decisive misure, evitando i mille rivoli che non producono risultati. E’ necessario però aumentare le risorse per l’ammodernamento della macchina amministrativa e la valorizzazione del personale, unica strada per il rilancio della Pubblica amministrazione”.