“Chi saranno gli alleati? Dettagli”. “Il mio appoggio solo a chi la visione di speranza”. E’ un Leoluca Orlando a tutto campo quello che parla della sua Palermo e soprattutto del suo successore nella poltrona di sindaco della città. Una poltrona che scotta dal momento che parliamo di un Comune oramai in pre-dissesto finanziario e che quindi deve avere la consapevolezza delle enormi difficoltà da affrontare. In una intervista rilasciata a “Repubblica” l’attuale primo cittadino come sempre dimostra di avere delle “larghe vedute”, di non essere troppo legato ai rigidi parametri della politica. Insomma, niente veti in generale e voglia di allargare le intese in vista delle amministrative del 2022 in cui dovrà necessariamente passare lo “scettro” dal momento che è al suo secondo mandato consecutivo e per legge non può andare oltre.
“L’appoggio al futuro sindaco…”
Orlando anzitutto mette in evidenza che non è affatto scontato che alle prossime elezioni lui ci sarà in qualche modo, seppur da dietro le quinte. Infatti precisa che ci metterà la faccia accanto ad un candidato che rispetti le sue visioni, anche se in discontinuità: “Un sindaco deve affermare una visione – ha detto Orlando a Repubblica -. Con questa visione vinceremo le elezioni. Con chi? Sono dettagli. L’importante è portare avanti un candidato che abbia una visione, che dia una ‘speranza’ a Palermo, facendo leva su quel che di positivo c’è in città. Pretenderò in cambio del mio impegno un rispetto della mia visione. Certo, in discontinuità rispetto a me perché non ci sono sindaci come me”.
Sugli alleati
Orlando nell’intervista ci tiene a puntualizzare che non ci si deve perdere troppo sui nomi degli alleati quanto sul loro apporto e sul programma da portare avanti insieme. Insomma, inciucio sì ma con un solo veto: “L’importante è che ci sia un candidato alternativo all’estrema destra. Non si possono avere rapporti con chi fa l’occhiolino alle organizzazioni fasciste”.
Il futuro di Orlando? “Non escludo nulla”
Ci scherza su invece il sindaco Orlando quando viene punzecchiato sulle sue presunte velleità di candidarsi alla presidenza della Regione per le elezioni sempre del 2022. Al momento è molto evasivo, e si limita a dire che non esclude nulla, quindi neanche la sua discesa in campo. Ma allo stesso tempo non esclude neanche il suo “pensionamento” dedicandosi a scrivere libri.
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