Lettera aperta all’assessore Razza e alla Commissione Sanità all’Ars

Movimenti trans femministi contro l’ambiguità delle istituzioni sulla “violenza di genere”

Torna a farsi sentire la marea trans femminista del movimento “Non una di Meno”. Il prossimo 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne e la violenza di genere, anche Palermo vedrà questo appuntamento fisso con un corteo che partirà alle ore 17 da piazza Verdi. Già da questa notte i primi manifesti che invitano alla giornata sono apparsi in più zone della città. Se la narrazione di governance e e-stablishment continua a interpretare il fenomeno come un’emergenza e, per di più, restringendolo al solo femminicidio o alla violenza fisica, diversamente la pensa “Non una di meno” che ancora una volta coglierà l’occasione per ribadire la natura strutturale e sistemica di questo fenomeno.

“Una strage figlia del patriarcato”

“Una vera e propria strage figlia del patriarcato – si legge in una lettera aperta all’assessore regionale Ruggero Razza e alla presidente della VI commissione Salute all’Ars Margherita Ruvolo – attuata in tutti gli ambiti dell’esistenza: da quello familiare e delle relazioni a quello economico, politico e culturale. Una strage che continua ad esser caratterizzata da dati sempre più allarmanti di cui il femminicidio rappresenta solo il livello più estremo”. In Italia nel 2021 si sono registrati ben 97 femminicidi (prevalentemente per mano di partner o l’ex compagno) e, se si guarda alla Sicilia, il tasso di obiezione di coscienza tra i ginecologi sfiora l’83%, il tasso di disoccupazione femminile è tra i più alti d’Italia, i centri antiviolenza sono sempre più definanziati come i consultori: “Ormai svuotati del loro ruolo politico e sociale” attacca il movimento.

Una posizione chiara dalle istituzioni

“La violenza di genere non è un fatto privato ma è parte del nostro modello sociale, di interazione, di regole secolari, di ruoli immutati – prosegue la missiva -. Un sistema contro il quale è necessario lottare, a cui dobbiamo rispondere collettivamente e a cui chiedere il conto delle costanti vessazioni esercitate e del totale disinteresse”. A tal proposito, la comunità di “Non una di meno” Palermo, insieme a una serie di realtà e associazioni che attraversano criticamente la tematica di genere, hanno redatto questa lettera indirizzata a Razza e alla Ruvolo affinché prendano una posizione chiara e netta sulle ripercussioni in ambito sanitario che l’attuale gestione della questione di genere ha determinato. “Richiediamo un incontro formale con la commissione Sanità e con l’assessore Razza – proseguono – perché crediamo che sia importante che le istituzioni prendano una posizione sulla salute di tutte le persone coinvolte in questa emergenza”.

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