Saranno reintegrati tre lavoratori licenziati dalla Kemeco, l’azienda di Partanna Mondello (ex Rio CasaMia) leader nella produzione di detergenti per la casa. Con un’ordinanza del giudice Cinzia Soffiantini, il Tribunale del lavoro ha annullato i licenziamenti. E ha condannato la società a reintegrare sul posto di lavoro i tre dipendenti, assistiti dall’avvocato Pietro Vizzini e dalla Filctem Cgil Palermo, e a corrispondergli le retribuzioni maturate dalla data del licenziamento sino alla effettiva reintegra.

La Kemeco nel 2016 ha aperto la procedura di mobilità per 15 dipendenti. A seguito di una lunga consultazione sindacale, la Filctem, pur contestando i motivi per cui era stata aperta la mobilità, è riuscita a fare ridurre da 15 a 12 il numero dei lavoratori in esubero. Ai 12 lavoratori era stata offerta, previa rinuncia a qualsiasi impugnativa sul licenziamento, un esodo incentivato di 6 mensilità.

La metà ha accettato, gli altri sei hanno ritenuto ingiusta la messa in mobilità e si sono rivolti alla Filctem per impugnare il licenziamento davanti al Tribunale del lavoro. “Il giudice ha accolto quasi integralmente la linea difensiva che aveva evidenziato la illegittimità della procedura di mobilità – dichiarano il segretario generale della Filctem Cgil Palermo Francesco Lannino e Pietro La Mattina, della Filctem – Secondo i giudici la Kemeco non ha evidenziato i motivi per cui ha scelto i lavoratori da licenziare esclusivamente tra coloro rientranti nel profilo di operai”.