- Un tratto della spiaggia di Capaci destinato alla libera fruizione
- La battaglia del gestore di un lido contro l’amministrazione comunale
- Il sindaco Puccio: “Non sopprimiamo posti di lavoro ma ripristiniamo la legalità”
La stagione balneare è alle porte ma a Capaci, località marittima a due passi da Palermo, scoppia la guerra tra il gestore di un lido ed il sindaco.
Alessandro Galante, titolare fino allo scorso anno della concessione del lido Lolly Beach, ieri, armato di megafono, ha protestato davanti la sede del municipio.
La protesta di Galante
“Il sindaco – tuona Galante – vorrebbe innescare una guerra tra poveri. Ha deciso di dividere il mio lotto di spiaggia, il numero 3, tra i titolari dei lotti 2 e 4. Così non mi consentirà di lavorare ma forse dimentica che per la cooperativa sociale Porta Felice lavorano dieci famiglie e anche migranti. Ieri siamo stati sotto al municipio due ore in protesta, non si è affacciato nessuno, ci hanno ignorati”.
L’incontro di marzo al Comune
Galante racconta quanto avvenuto nei mesi precedenti alla protesta. “Noi – spiega – siamo aggiudicatari di una gara di appalto quinquennale che scadeva proprio nel 2020. Il sindaco Pietro Puccio ha deciso di darci la proroga per un anno. Siamo stati convocati a marzo. In occasione di quell’incontro ci ha comunicato che nei lotti di spiaggia 2, 3,e 4 non si potevano montare i bar per rispetto della normativa anti Covid19. Io gli dico che è un abuso e lui si arrabbia. Finisce l’incontro con l’impegno di rivederci dopo 15 giorni. Ebbene, ci rivediamo. In quell’occasione il sindaco comunica che i bar potranno essere montati. Io in un primo momento mi complimento con lui, ma immediatamente mi dice che il mio lido non potrà essere montato. Ha diviso la spiaggia tra i lotti 2 e 4. Sono 18 anni che io sono a Capaci. Ebbene, dico al sindaco che da qui non me ne andrò”.
Aggiunge ancora il proprietario del Lolly Beach: “Sto procedendo per vie legali. Sinora ho pagato ogni anno al Comune 30mila e 120 euro. Mi sembra una vendetta personale e non capisco perché. Ho preparato insieme al mio legale ricorso al Tar, chiedo la sospensione del provvedimento del sindaco”.
La replica del sindaco
Chiediamo ovviamente una replica al sindaco Puccio che spiega a BlogSicilia: “Il lotto di spiaggia n.3 è stato destinato esclusivamente a tratto di spiaggia a fruizione libera e non sarà quindi oggetto di alcun tipo di gestione”.
In merito al ricorso al Tar di Galante che parla di “abuso d’ufficio”, Puccio dice: “Il ricorso amministrativo è uno degli strumenti a disposizione dei cittadini per tentare di fare valere le proprie ragioni in sede giurisdizionale, ma non può pronunciarsi su un (presunto) abuso d’ufficio. In ogni caso, in atto, egli non può vantare alcun diritto su quel tratto di spiaggia”.
Il sindaco tiene poi a precisare: “Noi non sopprimiamo posti di lavoro, ma in tal modo certamente viene ripristinato quel principio di legalità che viene invocato”.
Ieri nessuno dell’amministrazione comunale ha voluto incontrare Galante durante la sua protesta. Puccio specifica che “il signor Galante, in precedenza, aveva già avuto diverse occasioni per rappresentare il suo punto di vista e difendere le sue (presunte) ragioni”.
Chiediamo infine al sindaco di Capaci quale sia il suo progetto per la prossima stagione balneare. Puccio ha le idee chiare: “L’Amministrazione Comunale intende gradualmente adeguare la gestione della spiaggia al P.U.D.M. (Piano Urbano del Demanio Marittimo), già approvato e che sta completando il suo iter nei preposti uffici regionali, che prevede tra l’altro un notevole incremento del tratto di spiaggia a fruizione libera di cui potranno beneficiare tutti i bagnanti indistintamente”.
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