A Casa Minutella, il talk show condotto da Massimo Minutella, in onda su BlogSicilia.it, si è affrontato il tema delle concessioni balneari nell’Isola.
Gli ospiti: Toto Cordaro, assesore regionale al territorio e all’ambiente; Gianpaolo Miceli, coordinatore CNA balneari Sicilia; Salvo Basile, coordinatore FIBA balneari Sicilia; Alessandro Cilano, presidente regionale FIBA Confesercenti, in collegamento da Mondello; Mauro Semaino, titolare del lido Punta faro a Torre Faro, in provincia di Messina.
Un tema dibattuto è stato quello della gestione delle aree libere, rimarcato da Cilano e l’assessore Cordaro ha affermato: «L’anno scorso abbiamo provveduto, e lo farermo anche quest’anno, attraverso una delibera di Giunta, che ad occuparsi delle spiagge libere siano i Comuni, stanziando 2,5 milioni di euro per aiutarli a tutelarle, a controllarle e a vigilarle, anche affidando l’attività ai bagnini o ad associazioni di volontariato. Lo rifaremo nei prossimi giorni: si tratta di reiterare una pratica e il denaro sarà reperito dal fondo sanitario regionale».
Miceli, in collegamento da Siracusa, ha sottolineato il buon rapporto tra il comparto e la Regione che «ha fatto una norma, in accordo con noi, che è stata più performante di quella nazionale. L’interlocuzione è buona, positiva, una delle migliori che registriamo nella storia del governo regionale siciliano. Però, come tutte le imprese, anche quelle balneari soffrono di burocrazia e presto ci sarà un tavolo ad hoc per risolvere le problematiche. Un imprenditore non può impazzire dietro le carte. Nonostante tutto, gli imprenditori balneari siciliani hanno voglia di investire nelle proprie aziende e non è poca cosa».
L’imprenditore Semaino, invece, ha affermato di non avere visto alcuna agevolazione: «Per quanto se ne dica, tutte le concessioni balneari sono scadute al 31 dicembre 2020 e non esiste ancora in maniera ufficiale l’estensione. Inoltre, a marzo 2019 ho presentato una richiesta di ampliamento per gli ombrelloni. Ho sollecitato più volte la Regione tramite PEC e non l’ho ancora ottenuta. Questo, per me, è un danno gravissimo, soprattutto perché dobbiamo distanziare i lettini. L’istruttuoria è conclusa con pareri favorevoli. Quindi, perché ancora oggi non ho ottenuto l’ampliamento?».
La risposta di Cordaro: «Oggettivamente è complicato, anche se dovessi mettermi dall’altra parte del tavolo, sostenere le cose che ho ascoltato. Fin dall’inizio abbiamo instaurato un rapproto di collaborazione con un comparto che muove il PIL dell’Isola. La Regione, con legge propria, ha esteso la concessione fino al 2033. Abbiamo preteso tre aspetti: 1) il rinnovo della certificazione antimafia; 2) il pagamento dei canoni; 3) il DURC a posto. La concessione demaniale fino al 2033 c’è: abbiamo detto ai gestori di andare avanti e, nel frattempo, valutiamo le documentazioni. Si è fatto tutto quello che andava fatto. Abbiamo anche instaurato un tavolo permanente di collaborazione costruttiva con il comparto. Daremo, inoltre, una linea di indirizzo univoca per tutta la Sicilia, con regole uguali per tutti».
Cordaro ha anche ricordato che in Sicilia i concessionari sono 3mila e danno 100mila posti di lavoro ma, «quando l’ho detto in aula, qualcuno si è messo a ridere», facendo riferimento a qualche esponente del MoVimento 5 Stelle.
L’assessore ha pure menzionato l’azzeramento del canone per il 2020 e la riduzione al 50% per il 2021: «sono convinto che i concessionari saranno i primi a volere pagare perché la stagione sarà andata bene».
Infine, a proposito di spiagge libere, Corsaro ha detto: «Sono previste per legge. Chi non se lo può permettere, deve avere il diritto di andare a mare. E le spiagge devono essere pulite dai Comuni».
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